Centro turistico, quanto entusiasmo…
L’Aquila – Dal Centro turistico del Gran Sasso riceviamo questa entusiastica nota: “Finalmente è arrivata la neve ed anche il tempo bello! Dopo il maltempo ed i forti venti caldi di scirocco che avevano sciolto completamente il manto nevoso e rovinato l’inizio di stagione ora le nevicate dei giorni scorsi hanno reso perfettamente praticabili tutte le piste di Campo Imperatore che risulta essere la stazione abruzzese con il miglior innevamento.
Tra le novità della stagione, fino ad ora molto apprezzate dall’utenza, un controllo unico degli accessi alla base della funivia ed una velocizzazione negli ingressi agli impianti di risalita in quota, che ha determinato una drastica riduzione delle code e, quindi, maggior fruizione delle piste. Particolarmente gradito anche il nuovo accesso al parcheggio alla base della funivia, ideato dagli uomini del corpo dei Vigili Urbani dell’Aquila al comando di Eugenio Vendrame, che ha determinato una netta e visibile soluzione all’annoso problema della sosta selvaggia a Fonte Cerreto. Dopo l’eccezionale prevendita di ski pass stagionali, e del grande interesse verso la nostra montagna anche da parte dell’utenza turistica non domestica, ha commentato il Presidente Vittorio Miconi, ci aspettiamo un grande afflusso di utenza sui nostri impianti durante il prossimo week end soprattutto da parte delle famiglie con bambini ai quali ricordiamo il CTGS ha riservato particolare attenzione rendendo gratuito l’accesso, se un genitore pagante, fino a 10 anni di età. La scuola Sci Assergi Gran Sasso con il suo organico di 20 maestri sta organizzando corsi specifici per i più giovani a partire proprio da domenica 17 gennaio. Durante la prossima settimana avremo anche un ospite di eccezione: il Dr. Guido Bertolaso ha assicurato che onorerà la sua promessa di venire a sciare sul Gran Sasso.
Sotto il profilo amministrativo, conclude il Presidente, con la riapertura e messa a regime degli impianti si conclude “idealmente” il primo dei due mandati assegnati dal sindaco al neo cda. Ora inizierà il secondo, più complesso ma strategico per il futuro del gran sasso e di tutto il territorio aquilano: quello della fase di “rilancio e ammodernamento del soggetto gestore” che dovrà concludersi prima dell’estate 2010. I due mandati non sono tuttavia slegati ma funzionali tra loro. Il percorso sin qui svolto ha, infatti, confermato come l’azienda municipale, con oltre 77 anni di operatività nel settore del trasporto impianti a fune, e’ detentrice di un patrimonio di asset oltre che materiali (impianti, terreni etc.) anche, e soprattutto, di asset immateriali, rappresentati da un potenziale di sviluppo di mercato incredibilmente elevato determinato da una “inclonabile” attrattività turistica della sua offerta ambientale e da un know how operativo del suo personale altamente specializzato. Questi immensi valori intangibili, di cui noi aquilani siamo artefici, proprietari e custodi, da oltre 70 anni dovranno assolutamente emergere nella seconda fase amministrativa per consolidare l’offerta operativa che confluirà nel piano industriale in elaborazione. E’ tempo che la città prenda coscienza di questi “valori” materiali ed immateriali “guadagnati” duramente con anni di storia e lavoro. Il CTGS SpA e’ oggi più che mai consapevole di questa forza e da “Cenerentola” si candida a ruolo di “protagonista” dello sviluppo, non solo del Gran Sasso ma dell’intera filiera del turismo Aquilano, che va dalle emergenze ambientali del massiccio più alto degli Appennini a quelle del Velino Sirente passando per quel bacino di emergenze culturali, produttive e sociali contenute nella conca aquilana con al centro la sua amata città che dovrà tornare a splendere più bella che mai ma soprattutto più funzionale rispetto agli obiettivi di sviluppo economico da perseguire. E’ con questa logica che è nato lo “ski pass dei parchi” che non e’ un semplice ski pass ma e’ il brand con il quale si intende identificare, come avviene per il “dolomiti superski”, l’ idea di sviluppo territoriale di un’intera area che va oltre i confini del gran sasso ed abbraccia quello dell’intero territorio aquilano che dalle sue peculiarità esistenti (parchi nazionali e regionali, impianti di sci, grotte carsiche, monumenti, attività produttive, commerciali, alberghiere, artigianali, agricole etc) deve trarre beneficio, semplicemente investendo nella più affascinante ed efficiente delle arti aziendali: la messa a sistema di una rete di operatori ed enti per lo più già esistenti, coadiuvata da nuovi investimenti strategici, mirati e funzionali che ne amplifichino le potenzialità sul quel mercato di oltre 6 milioni di utenti, che ogni giorno ci “sfiora” ed al quale “poco” ci siamo avvicinati con la dovuta organicità ma soprattutto con quella consapevolezza di possedere un “prodotto turistico” che potrebbe essere secondo a nessuno.
Con questa logica si sta lavorando per la creazione di uno specifico Consorzio di operatori che possa rendere, a breve, concreto e possibile questo obiettivo.
E che il lavoro fin qui svolto abbia assunto la giusta ed auspicata direzione è dimostrato dalla presentazione in questi giorni presso il Comune dell’Aquila, da parte di una Ati composta dalle più importanti imprese del settore immobiliare italiano e da uno dei due leader mondiali nella costruzioni di impianti a fune, di una richiesta di concessione di costruzione e gestione in “project financing” del progetto di sviluppo del comprensorio turistico del Gran Sasso, previsto nel famoso “piano d’area” e per la soluzione delle problematiche del CTGS spa. Per il cda del CTGS questa proposta, di elevato spessore qualitativo, rappresenta un importante elemento nel complesso scenario di rinnovamento del CTGS e per lo sviluppo del Gran Sasso e dimostra l’esistenza di un reale interesse da parte di operatori di alto profilo”.
(Ndr) - L’entusiastico comunicato del Centro turistico va condiviso, se non altro per incoraggiamento. Ma nessuno dimentichi, neppure i neo amministratori del Centro, che il Gran Sasso è l’ultima stazione montana abruzzese, che ha debiti e oneri, che sfanga ogni stagione per tenersi a galla e che praticamente è rimasto ai tempi di Mussolini. Tutte evidenze che fanno solo piangere. Ai nuovi gestori ricordiamo anche che di vendita o cessione o altro si parla da almeno tre anni, senza cavare un ragno dal buco. Questa è la verità. (Nella foto Col: La Villetta, una sera di novembre 2009: molte luci spente, rifiuti ovunque e deserto totale)
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