NEUTRINI E MATERIA OSCURA, GRANDI ORIZZONTI… A CASA NOSTRA


LE PIU’ GRANDI RICERCHE SCIENTIFICHE PASSANO PER IL GRAN SASSO -

L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – (Foto: panorama con le nuvole, il Gran Sasso spunta – Sotto la bella addormentata da Pescara) – Cosa sta avvenendo nei cavernoni del laboratorio dentro il Gran Sasso? Le notizie degli ultimi mesi evidenziano successi nelle ricerche sui neutrini e, di recente, nuove indagini sulla materia oscura. Sono, in qualche modo, le estremità di un enigma che grava sulla scienza moderna. La natura dell’Universo in cui viviamo, finora l’unico che conosciamo, perché ci siamo dentro. Ne siamo gli inquilini.
La fisica contemporanea non garantisce che sia l’unico, ma altri non ne vediamo né probabilmente né vedremo mai. Se ci sono, sono al di là delle nostre possibilità percettive. Potrebbero anche essere un numero enorme. Il Multiverso delle più affascinanti letture divulgative sul mercato.
Fermiamoci, dunque, ai neutrini e alla materia oscura. Un mezzo mistero i primi, un mistero immane la seconda, visto che costituisce più del 90% dell’Universo. Oscura perché, molto umilmente, non sappiamo assolutamente cosa sia. Non si rivela, non emette luce o altre radiazioni. Agisce solo tramite la gravità e condiziona, letteralmente, la struttura di tutto ciò che esiste. Mondi, stelle, galassie, ammassi di galassie. E’ ovunque, potreste trovarla anche nel vostro capanno degli attrezzi.
Se dicessimo che, come la polizia spesso nei romanzi e nelle cronache giornalistiche, brancoliamo nel buio, saremmo vicinissimi alla verità. Facile concludere che la scienza moderna cammina e percorre molta strada, ma si ferma – per ora – di fronte misteri sempre più grandi. Che invece di diradarsi, si infittiscono.
Il laboratorio del Gran Sasso compie delle ricerche basilari su questi temi. E dalle sue ricerche, potrebbero arrivare risposte-chiave sugli enigmi più grandi.

Semplificando al massimo, ricordiamo che gli esperimenti con i neutrini tra il CERN di Ginevra (la casa madre del sapere) e il Gran Sasso, hanno confermato che si tratta di “oggettini” dotati di massa. Se un neutrino parte giallo da Ginevra e arriva rosso al Gran Sasso, ha oscillato, ha cambiato natura: solo una cosa che esiste può cambiare natura. Dunque, i neutrini hanno massa.
Resta da vedere se hanno anche una natura singolare (ipotizzata da Majorana), se sono cioè particelle e antiparticelle di se stesse. Ma resta da scoprire, soprattutto, se hanno … parentela con la materia oscura. Se sono loro la materia oscura. E’ la ricerca annunciata da poco: si tenterà di rivelare la natura di particelle che potrebbero essere materia oscura. Si adopererà argon, adatto a consentire la scoperta. Qualcosa che si ritiene materia oscura arriva dal cosmo e colpisce l’argon, dentro il Gran Sasso: i rivelatori ci diranno (speriamo) di cosa si tratta e soprattutto se sono neutrini o cos’altro.
Una volta accertato che la materia oscura ha natura neutrinica, si accenderebbe una luce nel buio. Potremmo alla lunga spingerci a tentare di capire come è fatto l’Universo che non riusciamo a decifrare. Abitiamo in una casa, ma non sappiamo di cosa è fatta: una pesante umiliazione.

Speriamo che sia più chiaro e più apprezzabile da tutti il lavoro che si svolge dentro il Gran Sasso, a due passi dai tranquilli paesaggi d’Abruzzo. Pecore e tratturi sono lontani però mille miglia. Qui si fa oggi scienza al massimo livello. Si guarda verso imponenti orizzonti.
Da dove si trovano, Archimede, Newton, Galileo, ma anche Einstein, Dirac, Planck e i gli altri geni della meccanica quantistica, leggono di sicuro le cronache scientifiche. E forse vorrebbero esserci, almeno per un po’…


28 Giugno 2015

Categoria : Scienze
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