Dilaga il “Ti cucino io e mi paghi”
Pescara – Naturalmente ha un nome inglese e sta prendendo piede, benché non dia alcuna garanzia e risulti illegale. E’ la home restaurant. Ovvero “ti cucino io e mi paghi tanto a coperto”. Attivita’ sospesa per un home restaurant abruzzese e multa da diecimila euro. Sono le conseguenze di un controllo che i carabinieri del Nas abruzzese hanno avviato in regione per tenere sotto controllo un fenomeno emergente anche su questo territorio. L’attivita’ presa di mira dai Nas avveniva in un piccolo paese dove un cuoco organizzava cene nella sua abitazione dopo aver pubblicizzato su un sito internet il menu, i prezzi e offerte varie, oltre alle date delle serate. Il tutto era spiegato, on line, anche in lingua inglese.
Il controllo dei carabinieri del Nas di Pescara e’ scattato a seguito di alcune segnalazioni relative proprio alla pubblicizzazione di cene sul sito e ha consentito di appurare che tutti i clienti presenti avevano fruito di un menu a base di carne al prezzo fisso di 20 euro a persona, versato senza ottenere alcuna ricevuta fiscale.
Il blitz ha consentito di accertare la mancata registrazione della attivita’ di ristorazione nonche’ la mancanza delle autorizzazioni sanitarie e commerciali. Ne e’ pertanto scaturita una ordinanza di sospensione, emessa dal sindaco. I carabinieri hanno contestato al cuoco violazioni alle norme igienico-sanitarie e di tracciabilita’. Gli home restaurant, su cui si concentra in questo periodo l’attenzione dei Nas, sono attivita’ di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande e, quindi, assoggettabili ai normali controlli previsti in questo ambito. Che di solito vengono elusi e aggirati.
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