Il centrodestra “boccia” D’Alfonso
Pescara – Dopo un anno di governo a guida centrosinistra, i gruppi di opposizione in Regione Abruzzo bocciano l’operato della giunta sotto tutti i fronti. Il primo a scuotere la testa – riferisce una nota diffusa dagli interessati – e’ Gianni Chiodi, ex presidente della Regione: “Questo governo regionale si e’ distinto per superficialita’ negli approcci, dice, e conferma di non essere abituato a risolvere le questioni importanti come quelle dei trasporti e della pubblica amministrazione. Inoltre c’e’ stata una evidente inversione di tendenza nel processo di riduzione delle tasse ed e’ sempre piu’ preoccupante lo scarso peso politico ai tavoli nazionali ed europei.
Siamo di fronte – aggiunge – a una cedevolezza nei confronti dei gruppi di potere con centinaia di milioni di euro destinati a fornitori privati senza sottoporli a contratti che ne regolino i rapporti e annuncio sin da ora che a settembre saranno ufficializzati i dati sui livelli di assistenza sanitaria con l’Abruzzo che migliora ulteriormente (ma con riferimento al 2014) mentre per quanto riguarda la capacita’ di utilizzo dei fondi Fesr 2007/2013, che negli anni passati ci vedevano primi a livello nazionale, siamo finiti in fondo alla classifica”.
Il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri fa riferimento ad alcuni dati specifici: “Abbiamo oltre 3.062 disoccupati in piu’, c’e’ stata una flessione nelle esportazioni (- 2,3 per cento) ed e’ aumentata notevolmente la pressione fiscale con 81 milioni di euro di tasse in piu’, in un solo anno, tolti dalle tasche degli abruzzesi. Noi non staremo a guardare e continueremo con la nostra opposizione, ritenendo che oggi l’Abruzzo sia una regione peggiore rispetto a un anno fa”. “E’ evidente l’assoluta mancanza di una visione strategica e di un’idea dell’Abruzzo” – aggiunge Mauro Di Dalmazio (Abruzzo Futuro) parlando del fatto che la riforma sui rifiuti si sia “arenata”. Giorgio D’Ignazio (Ncd) conferma il suo posto nell’opposizione di centro destra mentre Emilio Iampieri (Forza Italia) contesta “la penalizzazione gravissima delle aree interne”, si chiede perche’ Renzi non venga all’Aquila, e definisce il primo anno di D’Alfonso “un vero ‘pacco’ di partenopea memoria”. Per Paolo Gatti, vice presidente del Consiglio regionale, “siamo al poco o al nulla”, la giunta si caratterizza per “zero idee” e questo “rischia di portare la nostra regione al disimpegno automatico con Bruxelles che si riprendera’ i fondi”.
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