Aerospazio, il VII distretto a L’Aquila?
L’Aquila – IL TERRITORIO CONTA AZIENDE PRESTIGIOSE E TELESPAZIO – Magari è solo un’altra delle buone idee che, però, rimangono al palo, nell’immenso contenitore delle incompiute numerosissime e macroscopiche da queste parti. Comunque è stata lanciata, è autorevolmente emersa, e ora se ne parla. A questo servono gli incontri dello Startup Meetup. Localizzare nel territorio aquilano il settimo distretto aerospaziale italiano. Seguire e rispettare una vocazione.
“La provincia dell’Aquila ha tutte le caratteristiche per ospitare il VII distretto aerospaziale del nostro Paese”: ha cosi’ esordito Valentina Mariani (esperta di Politiche di sviluppo e di diritto dello Spazio della Sapienza). Le ha fatto eco Guido Arista della Elital (azienda d’eccellenza aquilana attiva nel settore della sicurezza, della difesa e della logistica avanzata): “Dobbiamo confrontarci con la domanda fondamentale: perche’ farlo a L’Aquila? E le risposte sono tutte convincenti: un tessuto produttivo di altissimo livello, il capitale umano, il polo universitario, la posizione geografica”. Ci vorrebbe anche un aeroporto, ma prima o poi quello aquilano – finora di fatto fermo al palo – prima o poi esisterà .
Di questo si e’ parlato presso il coworking Strange Office, durante il VI appuntamento di Startup Meetup (l’ultimo prima della pausa estiva): far emergere tutte le potenzialita’ economiche (dirette e indirette) legate alla presenza nella Provincia dell’Aquila di importanti realta’ dell’Industria aerospaziale (Thales, Selex, Telespazio).
“Un distretto industriale e’ certamente lo strumento principe per coordinare gli sforzi necessari per contemperare le esigenze di sviluppo territoriale e quelle di competitivita’ globale”, ha spiegato Alberto Manelli (Universita’ politecnica delle Marche), delineando le diverse fasi (creazione di un comitato promotore, raccolta delle adesioni, presentazione al Mef) della road map che puo’ portare a cogliere questo ambizioso traguardo. Fabio Graziosi (Univaq) e Teodoro Valente (Sapienza) hanno esplicitato il pieno sostegno dei due Atenei rispetto all’iniziativa.
In particolare Valente (uno dei massimi esperti nazionali nel campo del trasferimento tecnologico) ha descritto tutte le potenzialita’ e le ricadute negli investimenti nella Space Economy: dalla sensoristica avanzata fino alla biomedicina. Mariano Bizzarri (oncologo di fama internazionale, direttore editoriale di Space Magazine e ispiratore dei principali esperimenti scientifici realizzati da AstroSamantha a bordo della Stazione Spaziale), rivendicando il primato italiano in questo settore di frontiera, ha voluto anche sottolineare il ruolo fondamentale delle Pmi e delle startup: vero tessuto connettivo in grado di massimizzare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Queste le idee (buone) e le parole e le buone intenzioni. Quanto ai fatti, vedremo.
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