Prima pietra e tricolori, come nel ’60
Manoppello – Come in una cerimonia degli anni Sessanta, con sorrisi e macchine fotografiche (solo che oggi si chiamano fotocamere digitali…) questa mattina, presso il ponte della Fornace, in località Manoppello, cerimonia della posa della prima pietra della SR 539, la strada attesa da anni che collegherà la Tiburtina Valeria con la direttrice Manoppello – Serramonacesca-Roccamontepiano.
A presentare i lavori, il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco. Presenti anche i sindaci di Manoppello e Serramonacesca, Gennaro Matarazzo e Franco Marinelli, l’ex presidente del consiglio provinciale Giorgio De Luca, Andrea Di Meo, già sindaco di Serra e vicepresidente del consiglio provinciale, nonché il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e il parroco don Nicolino Santilli, che ha benedetto il cantiere.
Alla cerimonia ha preso parte anche una nutrita rappresentanza della cittadinanza. Dopo i saluti di rito da parte del governatore D’Alfonso e del presidente Di Marco, i due hanno, insieme a Materazzo e Marinelli, posato materialmente il primo mattone nel luogo dove, fra 200 giorni, sorgerà la rotatoria. Di Marco ha anche illustrato nel dettaglio l’opera:
“La S.R. 539 riveste un ruolo importantissimo per il collegamento della Val Pescara con le aree interne dell’Alento e del Foro – ha spiegato il presidente della Provincia -. L’arteria è l’asse di collegamento essenziale tra i Comuni di Manoppello, Serramonacesca, Roccamontepiano e Pretoro, nonché, in particolare, con il santuario del Volto Santo di Manoppello.
Alla fine degli anni ’90, la SR 539 è già stata oggetto, da parte dell’ANAS, di interventi mirati alla sistemazione plano-altimetrica del tratto compreso tra le progressive 0+000 e 3+500 circa, ovvero proprio in località “Fornace”. Quindi è da qui che oggi la Provincia di Pescara ha inteso dare continuità e funzionalità al potenziamento di questa arteria con un ulteriore lotto, in variante al tracciato esistente, fino a congiungersi allo svincolo per Manoppello. La lunghezza del nuovo tracciato in variante è di 569 metri, oltre i raccordi con la viabilità esistente, e permette di by-passare l’attuale tracciato della lunghezza di circa 1Km, con un percorso pressoché rettilineo.
Lo spirito polemico di questi anni ha riportato – in giornata – poi tutti alla realtà: parti politiche oggi avverse a quelle che tengono le redini in mano hanno notato, in un comunicato arrivato ad alcuni mass media, che l’attuale maggioranza pidina ha dimenticato che i meriti andrebbero attribuiti all’amministrazione provinciale di Testa. La solita abitudine, dicono, di appropriarsi di meriti altrui. Ma non è importante che le cose si facciano, piuttosto che trarne spunto polemico? Come tante altre, l’opera inaugurata oggi aspettava da anni e anni… quindi. E, comunque, per plaudire qualcuno aspettiamo che sia davvero eseguita.
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