Convegno comunicazioni e informazione


L’Aquila – Senza che nessun cittadino o studente o curioso, o giornalista, abbia potuto parteciparvi o solo assistere per desiderio di informazione (non ne sapeva niente nessuno in città…), concluse il 19 giugno le attività della Riunione Annuale delle società scientifiche nazionali GTTI (Gruppo Telecomunicazioni e Tecnologie dell’Informazione) e SIEm (Società Italiana di Elettromagnetismo).
Come spesso avviene, c’eè da domandarsi se il sapere e l’aggiornamento siano solo patrimonio di pochi: la vecchia, polverosa abitudine delle torri d’avorio.
Il convegno si è svolto presso l’Università e ha presentato un programma di lavori particolarmente ricco e di livello internazionale, che ha visto anche la presenza del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Prof. Roberto Battiston.
Al convegno sono intervenuti i maggiori gruppi di ricerca del panorama nazionale dell’ingegneria delle telecomunicazioni, con oltre 200 partecipanti totali e più di 50 studenti di dottorato, questi ultimi coinvolti nell’esposizione dei loro lavori e in competizione per l’attribuzione del premio Francesco Carassa e del premio CNIT-SIEm.
I Proff. Fabio Graziosi, Fortunato Santucci e Piero Tognolatti esprimono, a nome di tutto il comitato organizzatore locale dell’Università dell’Aquila, grande soddisfazione per l’eccellente livello del convegno e per gli espliciti apprezzamenti ricevuti dai board delle due società scientifiche, che hanno potuto constatare una grande e qualificata attività del contesto aquilano a dispetto dei gravi problemi provocati dal sisma del 2009. In questo senso gli interventi di rappresentanti delle importanti aziende del territorio regionale che operano in ambito ICT, tra cui LFoundry, Thales Alenia Space, Telespazio, Selex ES, Thales Italia e Reiss Romoli, hanno confermato la grande concentrazione di competenze esistenti e l’elevato livello di integrazione tra Università dell’Aquila e il tessuto industriale, con una capacità matura di raccordarsi congiuntamente con le grandi iniziative nazionali e di conseguire successi ragguardevoli nel campo dei finanziamenti europei. Non a caso la sessione finale del convegno è stata dedicata alla disamina di concrete opportunità di ricerca e sviluppo a livello internazionale, con particolare attenzione alla programmazione Horizon 2020 e ai temi dell’Internet of Things, delle tecnologie per lo sviluppo di smart cities (tema di grande e riconosciuta attualità nella ricostruzione dell’Aquila e al centro dell’Agenda Digitale) e alle tecnologie dello spazio: oltre agli interventi di NEC, National Instruments, Anritsu e CST sono stati rilevanti i contributi dell’intero vertice del Consorzio CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), di cui l’Università dell’Aquila fa parte e che vanta una leadership indiscussa nell’acquisizione di progetti europei in ambito ICT, e della Rettrice dell’Università nel suo ruolo di rappresentante italiana per l’ICT presso la Commissione Europea.
Sul fronte della didattica il convegno è risultato interessante anche per il proficuo confronto con le maggiori realtà nazionali della nuova offerta del corso di studi di Ingegneria delle Telecomunicazioni dell’Università dell’Aquila, che dal prossimo anno accademico si concentrerà ancor più sulle moderne infrastrutture di rete pervasive e diventerà completamente internazionale, con possibilità di accedere a percorsi a doppio titolo in ambito europeo e didattica interamente in lingua inglese.


22 Giugno 2015

Categoria : Cronaca
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