Blundo: “Cialente & Co ormai al capolinea”
L’Aquila – Riceviamo una nota riferibile alla senatrice Enza Blundo: “Continueremo a stare accanto agli abitanti dei progetti CASE e MAP in questa che è una lotta di giustizia sociale e di equità contributiva. Nella giornata di ieri, è stato, a dir poco patetico il tentativo di difesa di Massimo Cialente di trincerarsi dietro ad una legge dello Stato, da lui fortemente voluta nonostante il parere contrario del difensore civico e della quale ha tentato di disconoscerne la paternità.
I cittadini hanno dimostrato di essere stufi delle inefficienze di questa amministrazione comunale (ricordiamo il fallimento dell’operazione Aeroporto dei Parchi, gli iniziali appalti per la gestione della Ex Teges, il disavanzo di 8,5 Ml, la millantata transazione di 8Ml per la Metro, i ritardi sull’inizio della ricostruzione delle frazioni e degli edifici scolastici a sei anni dal sisma, gli appalti per la messa in sicurezza degli edifici ed altro ancora) ed hanno gridato con rabbia la loro esasperazione in faccia al primo cittadino chiedendogli esplicitamente di “andarsene a casa” e dandogli, per i continui tentativi di mistificazione della realtà, del “buffone”.
Oramai tale inadeguata e clientelare classe politica che governa la città è arrivata al capolinea: L’Aquila come Roma, si è svegliata e sta chiedendo conto agli amministratori degli errori fatti. Le due sentenze di condanna della Corte dei Conti accumulate, la scelta iniziale di alcuni componenti della giunta raggiunti da avvisi di garanzia, oltre a quanto sopra riportato, rappresentano elementi di risalto del curriculum del primo cittadino aquilano dal quale si evidenzia la competenza nel saper amministrare.
Da irresponsabile è inoltre il tentativo di far passare , al paese intero, i cittadini aquilani come “morosi”: sono infatti solo persone che stanche di continue vessazioni chiedono il pagamento delle utenze in base ai consumi effettivi e non in base ai metri quadri degli appartamenti. E’ a dir poco grave se non assurdo quanto accaduto e rappresentato dagli abitanti dei MAP ossia che il Comune abbia mandato bollette indistinte, vale a dire con identiche diciture, sia per gli abitanti del Progetto Case che per quelli dei MAP, con il risultato che questi ultimi dovrebbero teoricamente pagare anche per servizi (come ad esempio gli ascensori) di cui non hanno mai usufruito!!!!
Per ultimo, prima di procedere con l’aumento delle tasse a livello comunale, la giunta dia il buono esempio efficientando la pletorica macchina amministrativa e le “ex Municipalizzate” e riducendosi contestualmente gli stipendi così come fanno tutti gli eletti nel movimento al quale mi pregio di appartenere! Se non si fosse attaccati alla poltrona, le dimissioni della giunta comunale sarebbero un atto dovuto!”.
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