Nuove scosse, peggio S.Maria Paganica – Cerasoli: “Assente e latitante ministro Bondi”
L’Aquila – Nuove scosse sismiche, nuovi danni agli edifici maggiormente compromessi a L’Aquila. Il terremoto delle 14.35 di ieri con epicentro la zona di Ascoli Piceno con un magnitudo pari a 4.1, distintamente avvertito anche a L’Aquila, ha provocato un ulteriore danno alla chiesa di Santa Maria Paganica, uno dei luoghi simbolo della citta’ e della cristianita’ aquilana, gia’ duramente colpito dal devastante sisma del 6 aprile. “C’e’ stato un piccolo spostamento in corrispondenza nella zona absidale – ha detto il vice commissario della Protezione civile nazionale e con delega ai beni culturali, Luciano Marchetti – e adesso stiamo pensando di fare un puntellamento urgente per metterla in sicurezza. Si trattava di un sito a rischio, sapevamo che togliendo le macerie dentro, le strutture intorno sarebbero state piu’ labili”.
CERASOLI – Gianfranco Cerasoli, segretario generale UIL Beni culturali, scrive: “Ciò che è accaduto alla chiesa di Santa Maria Paganica non fa che confermare la gravissima situazione del patrimonio storico artistico del centro storico della città di L’Aquila e dei centri storici di tutte le altre 63 frazioni abbandonate .
La mancanza di risorse nonché la mancanza di un piano organico d’interventi sta letteralmente mandando giù tutto ciò che non è stato puntellato ed in taluni casi anche quanto è stato puntellato male.
A ciò si aggiunge l’inclemenza del tempo con piogge incessanti e durature , neve, nonché il prosieguo di uno sciame sismico che continuerà a produrre danni in molti casi irreversibili.
Di fronte a tutto ciò sono chiare ed evidenti le responsabilità del Ministero per i beni e attività culturali che si è messo sotto la copertura della Protezione Civile spogliandosi completamente delle proprie responsabilità e facendo il gioco dello scarica barile.
Le chiese sono in una situazione disastrata, sono ancora scoperte , i palazzi crollano come nel caso di via Pretatti e di Paganica ma nessuno dice nulla dal momento che le Soprintendenze non hanno alcun potere.
C’è il rischio che la situazione degli edifici e del patrimonio debba essere nuovamente riconsiderata alla luce degli eventi atmosferici con un incremento esponenziale dei danni per i quali a nulla sono valsi gli appelli che abbiamo lanciato anche come Consiglio Superiore.
Il Sindaco di L’Aquila si faccia carico di questa situazione convocando una riunione dove possano emergere con esattezza lo stato del patrimonio culturale del centro e dei centri storici del comune .
Basta con le melasse che vengono raccontate e con le operazioni da specchietto per le allodole come nel caso dell’aperture delle chiese per la notte di Natale o della messa di mezzanotte a Collemaggio.
Il patrimonio culturale di L’Aquila è unico e continua a sbriciolarsi giorno per giorno e nessuno ne risponde, ciò che il terremoto ha risparmiato lo stanno facendo crollare e lo stanno distruggendo chi pur investito istituzionalmente è assente è latitante come il Ministro Bondi”.
(Nella foto quel che resta di S.Maria Paganica)
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