AMAL CLOONEY VALUTA IL CASO PETRILLI
Belgrado (Serbia) – L’aquilano Giulio Petrilli ha forse trovato in quel di Londra l’attenzione al caso che lo riguarda, che altrove gli è stata negata a tutti i livelli, visto che anche importanti politici aquilani hanno preferito occuparsi d’altro e non di Petrilli. Che pure subisce un’ingiustizia divenuta ormai emblematica.
“LA MIA SPERANZA – scrive Petrilli – E’ CHE L’AVVOCATA AMAL CLOONEY FACCIA RISPETTARE ALL’ITALIA IL PRINCIPIO CHE CHI HA SUBITO UN’INGIUSTA DETENZIONE VENGA RISARCITO.
Anni e anni di impegno senza arrivare a nulla su una mia richiesta di risarcimento per l’ingiusta detenzione durata sei anni. Tante iniziative, lotte, sensibilizzazioni, per vedermi riconoscere il sacrosanto diritto di essere risarcito e per affermare il principio universale della libertà che non puo’ essere privata ingiustamente. Dopo aver percorso inutilmente tutte le possibili strade giudiziarie ho deciso, il mese scorso, di scrivere una lettera alla attuale più’ importante ed esperta legale di diritto internazionale, l’avvocata londinese, Amal Clooney, alla quale ho raccontato tutta la mia vicenda.
Ieri, con una lettera piena anche di spessore umano, mi hanno scritto dal suo studio che la stessa sta con attenzione analizzando il tutto.
Sento con quasi certezza che una persona, della sua sensibilita’ e preparazione accetti questa difficile battaglia, affinche’ anche in Italia chi ha subito un’ingiusta detenzione venga risarcito.
E’ questo un problema che è connesso anche al principio universale del diritto alla liberta’ e alla non accettazione dell’arbitrio della ingiusta privazione della stessa”.
(Ndr) – Ricordiamo che la famosa legale inglese esperta in diritto internazionale e tutela dei diritti umani, è la moglie dell’attore George Clooney, molto nota anche prima che lo diventasse per il prestigio di cui gode la sua attività professionale nella capitale britannica, ma anche in altri paesi europei.
Amal Alamuddin con il mondo del cinema e Hollywood non ha nulla a che fare. Nata a Beirut, Libano, ha 36 anni ed è avvocato. Ha studiato a Oxford e a New York, vive e lavora a Londra. E’ specializzata in diritto internazionale e si occupa anche di casi di violazione dei diritti umani. Tra le cause seguite, quelle di Julian Assange e Yulia Timoshenko. È stata anche tra i consiglieri dell’ex segretario Onu Kofi Annan.
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