Vi aspettavate qualcosa di diverso?
(Foto: cosa può fare la puntura di una zanzara tigre sulle dita di un bambino) – Tace come una mummia egizia la ASL 1 sui farmaci scaduti all’ospedale di Avezzano, le fa eco il silenzio sepolcrale della ASL Pescara sulle zanzare a ostetricia, che si trovavano lì non per partorire, bensì per pungere e succhiare sangue alle partorienti.
Due episodi che hanno colpito l’opinione pubblica, e anche un po’ indignato, diciamolo. Da più parti le autorità sanitarie sono state esortate a trovare un responsabije e a provvedere. Mica è detto che i lavoratori debbano solo chiedere: qualche volta debbono anche dare.
Indagine certo non difficile: qualcuno risponderà dei farmaci presenti in un ospedale, e – ancora più facile – qualcuno dovrà spiegare perché mancavano zanzariere a ostetricia.
Se vi aspettavate un minimo di logica, di correttezza anche, e una risposta dalle due ASL, o dalla sanità regionale che tiene le redini di tutto, eravate in errore. Non sapevate di essere in Abruzzo e di trovarvi al cospetto di quel santuario afono e inarrivabile che si chiama sanità pubblica. Una sfinge, ma anche un gorgo di milioni di euro, un mondo complicato, la cui regola – è evidente – è quella del silenzio come per i frati di certi ordini. Si parla solo per raccontare episodi e circostanze positivi: benissimo, è giusto. Ma si tace di fronte alle zanzare e ai farmaci scaduti.
Sarebbero bastate, ali limite, e se non si è capaci di un minimo di rigore e di serietà , poche parole per chiedere scusa agli abruzzesi. “Scusate se costiamo tanto, ma quando serve non siamo capaci di scoprire certe pentole. Faremo di meglio un’altra volta. Prima di tutto, daremo farmaci buoni e metteremo le zanzariere…”.
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