Come ti multo le mutandine succinte


Francavilla – Potrà essere considerato succinto l’insieme di pochi pezzetti di stoffa che la ragazza a destra nella foto indossa passeggiando di notte? Per poterlo stabilire, e quindi infliggere i pudibondi strali della sanzione, come bisognerà giudicare? Chi dovrà giudicare, assumendosi un onere tutto sommato non del tutto spiacevole? Il sindaco in persona o i suoi vigili urbani moralizzatori?
Sono i problemi diciamo anche giuridici che sorgono nelle città che, come Francavilla, decidono di multare (ma solo fino a settembre…) lucciole, loro clienti e in genere ragazze che si aggirano vestite in modo troppo succinto. Tale da distrarre i passanti e i guidatori che, come nelle comiche, vanno a… sbattere contro un palo.
Un po’ farsa, un po’ necessità, visto che Francavilla è invasa da prostitute stradali sovente belle e vistose, che di certo non restano senza clienti. Gente che contratta con loro, discute del prezzo, le fa avvicinare all’auto e graziosamente inchinare per infilare la testa nello spazio del finestrino aperto. Un mercato da suburbio thailandese, a largo raggio, che sicuramente non è edificante (specie presso una chiesa) e urta mamme e papà, che dicono: “Non si può più uscire di casa la sera…”.
Un problema antico e diffuso, che spesso si è tentato di risolvere a suon di multe. Quanto legittime è tutto da vedere, ma di solito chi becca la multa se la tiene e non starnazza, per paura che si sappia in giro. Se se ne accorge la moglie o l’amica, è la fine.
A Francavilla nessuno ha scoperto l’America. Il sindaco Luciani , forse tirato per la giacchetta dai moralisti che ricicciano ogni tanto, ha solo rispolverato una vecchia ordinanza adottata anche in altri comuni, sentito il prefetto. 480 euro di multa a chi avvicina lucciole, contratta, chiacchiera, scherza con loro prima di farle salire in auto. Intralcio al traffico, spettacolo da mercimonio erotico.
Quindi per definizione peccaminoso, pare di essere a Sodoma o Gomorra, esagera qualcuno che ha letto un libro o rivisto un polpettone hollywoodiano anni Sessanta.
E multe anche alle lucciole (qui siamo nell’esilarante) vestite succintamente. Deciderà il carabiniere o il vigile con il blocchetto in mano? O verrà incorporato in pattuglia un sarto con centimetro e gessetto? Saranno misurate le dimensioni delle minimutandine con il pizzo? E il tanga, come lo misuriamo? Le tette quanto possono esplodere tra silicone e lustrini?
Da ricordare che è giusto secondo molti combattere la prostituzione stradale, ma senza moralismi e sanzioni surreali: anche perché nei comuni in cui tutto ciò è già avvenuto, le lucciole ci sono ugualmente. Magari anche di più, con le mutandine un po’ meno striminzite.


15 Giugno 2015

Categoria : Cronaca
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