Mercatone Uno, da lunedì chiusura
San Giovanni Teatino – La megalopoli mercantile sproporzionata ed esagerata nella valle del Pescara perde un altro pezzo, implode sfiancata da concorrenza e crisi. Da lunedì, fanno sapere i sindacati del settore, resterà chiuso il punto vendita Mercatone Uno, specializzato in arredamento a prezzi contenuti. La notizia rimbomba nella calura afosa del sabato.
Senza lavoro i 37 dipendenti. Fino a quanto? Nessuno lo può dire, ma il pessimismo prevale. L’azienda è in difficoltà e sotto controllo del tribunale di Bologna. Da tempo aveva annunciato un piano di chiusure: gli 80 punti vendita italiani sarebbero presto diventati poco più della metà . Da settimane a SDT Mercatone svendeva tutto, svuotava il negozio e i magazzini. Camminava, insomma, verso la chiusura, che tutti temevano e che è arrivata a metà giugno.
Sarebbe stata manifestata la volontà di riaprire in tempi migliori, ma i sindacati, e i lavoratori, sono sfiduciati.
C’è infatti più di un motivo per esserlo. Mercatone Uno di Sambuceto non andava male, nel 2014 aveva persino registrato un incemento delle vendite. Nonostante la debordante presenza della Ikea. Ma la chiusura è arrivata lo stesso. Evidentemente, risponde a logiche che passano alte sulla testa di tutti: lavoratori, sindacalisti, politici, esperti e i soliti soloni inconcludenti che pullulano in Abruzzo. Gli stessi che mai dissero una parola quando l’area commerciale tra Chieti Scalo e San Giovanni cresceva a dismisura, dilagava, diveniva elefantiaca e smisurata rispetto al piccolo Abruzzo semplicemente consegnato nelle mani degli affaristi e della potente grande distribuzione italiana e straniera.
Ora, c’è da aspettarselo, si leveranno i cori malsani della retorica e della demagogia. Immancabili quanto inutili e irritanti.
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