Cospa: carenze per i piccoli comuni, la PC “funziona male in alcune zone”


Ofena – Scrive il Cospa di Dino Rossi: “La macchina della protezione civile non funziona, oggi a Navelli c’è stata una conferenza dei sindaci per decidere come attivare il centro operativo del COM, dove si è discusso addirittura se l’acqua era potabile o meno a distanza di una settimana dall’evento calamitoso. In poche parole, come solitamente accade in Italia si fanno solo le chiacchiere e di fatti se ne vedono pochi, anzi quasi niente. Non si capisce bene come mai a coordinare certe emergenze ci siano persone poco professionali con scarsa sensibilità. Intanto il paese di Ofena è stato evacuato tutto il centro storico, le chiese sono tutte diroccate le persone si ritrovano in più punti del paese passando la notte alla ghiaccio dentro le loro macchine. Questa situazione va avanti dal giorno in cui è successo la catastrofe e solo dopo aver inviato una denuncia presso la Questura di L’Aquila si è mossa la macchina di soccorso.
Ci rendiamo conto che ci sono state delle priorità ma non ci dobbiamo dimenticare che esistono anche i cittadini dei piccoli paesi. In questi piccoli centri forse per priorità politica arrivano materiale superflui e non quelli che occorrono, come le tende da campo visto che molti paesi sono stati evacuati come Ofena per le abitazioni resi inagibili dal il sisma. Il Cospa Abruzzo, si è attivato per l’emergenza ma molte volte si è trovato a parlare con operatori incompetenti che non hanno preso in considerazione i problemi esposti da questa associazione, dicendo che l’organo preposto è il Sindaco. Se c’è stata una denuncia per omissione di soccorso, non si capisce come mai ancora si prende in considerazione chi non si è occupato per prima del problema? Se non fosse intervenuta questa associazione, la quale ha chiamato i Vigili del Fuoco, facendogli fare le verifiche in tutte le abitazioni, gli abitanti di Ofena ad oggi sarebbero state fatte le verificate, con il rischio che molte persone avrebbero perso la vita sotto le casi fatiscenti in caso di altre scosse. Il giorno dopo il terremoto il Sindaco con il tecnico hanno fatto una verifica dichiarando le case agibili a tutte quelle che contrariamente i Vigili del Fuoco hanno disposto l’evacuazione. Il bello è che poi si spendono miliardi di euro per portare aiuti agli altre nazioni mentre i nostri piccoli centri rimangono abbandonati forse perché i voti sono pochi!! Ci auguriamo che la macchina di soccorso prenda in considerazione lo stato in cui si trovano effettivamente le cose altrimenti dopo il sisma arriveranno le denunce”.


11 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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