Incontro in Comune su Italcementi


Scafa – Nell’aula consiliare del Comune, ha avuto luogo un incontro tra il Sindaco, Maurizio Giancola, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, l’assessore regionale agli Enti locali e Cave e torbiere, Mario Mazzocca, i dirigenti dell’Agenzia del Demanio Abruzzo e Molise, il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, i delegati provinciali di Cgil, Cisl ed Uil ed i rappresentanti delle Rsu Italcementi.
La questione da discutere era la situazione della cementeria di Scafa, la cui produzione è stata sospesa da circa un anno e mezzo. La presenza dei rappresentanti dell’Agenzia del Demanio era dovuta al fatto che una parte dell’insediamento industriale in questione è occupata dalla Sama, azienda, appunto, demaniale, per la produzione di derivati dell’asfalto, in attività fino a qualche mese fa e di cui l’Italcementi era concessionaria. I
l Sindaco Giancola, dopo aver sollecitato, ancora una volta, la pubblicazione del bando perché la Sama venga data in concessione al miglior offerente, dato che la concessione all’Italcementi è scaduta da tempo, ha ribadito la proposta su cui ha insistito negli ultimi diciotto mesi: «Una buona porzione della proprietà del demanio non è necessaria alla produzione dei derivati dell’asfalto, perciò potrebbe essere destinata all’insediamento di nuovi siti produttivi e commerciali. Diversi imprenditori ci hanno detto che cercano terreni a Scafa per svolgere la loro attività. Per di più, anche noi del Comune abbiamo delle idee su come utilizzare una parte di questi terreni e ne stiamo discutendo con l’Agenzia del Demanio.» Per quest’ultima, ha preso la parola il Direttore regionale Edoardo Mancini: «Il procedimento per la pubblicazione del bando è a buon punto. Confido che tutto sarà pronto in tempi “non biblici”. Mi preme precisare che l’interesse dello Stato è quello che la Sama torni alla sua massima produttività. Tanto per essere chiari: lo Stato non vuole guadagnarci, ma che gli imprenditori vengano ad intraprendere la loro attività qui a Scafa. Pertanto, i canoni saranno allettanti. Per quanto riguarda la proposta del Sindaco, la condivido e l’accolgo: tutto ciò che non è necessario alla produzione dei derivati dell’asfalto va messo a disposizione del territorio.» C’è, però, un rischio, per Mancini, da prevenire. La produzione della Sama, infatti, è strettamente legata all’attività estrattiva e si dà il caso che anche lo sfruttamento della miniera debba essere dato in concessione per mezzo d’un bando di gara, ma di competenza della Regione (essendo questa, Costituzione alla mano, il titolare della potestà legislativa in materia). Quindi, per Mancini, «è opportuno che i due distinti bandi, per le due diverse concessioni, vengano pubblicati contemporaneamente. Quale imprenditore rileverebbe la Sama se non fosse anche concessionario dell’attività estrattiva?» Al Sindaco che gli chiedeva se il bando demaniale potesse essere pubblicato entro la fine dell’anno, Mancini ha risposto: «Assolutamente sì». Anche per l’assessore regionale Mazzocca, «la sinergia tra i due bandi è necessaria.» Per il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, presto potrebbero esserci novità importanti: «Non voglio suscitare false speranze e facili illusioni, perciò vi invito a considerare con estrema prudenza quanto sto per dirvi. La Regione è in contatto con un’azienda privata che si è detta interessata alla cementeria di Scafa e che, tra breve, incontrerà i rappresentanti dell’Italcementi. Nel caso si giungesse alla conclusione d’un accordo, nella cementeria di Scafa si tornerebbe a svolgere l’attività che vi si svolgeva prima. A noi sta a cuore, primariamente, l’occupazione, quindi se l’Italcementi non si dimostrasse disposta alla cessione del suo impianto, la Regione non esiterebbe ad aprire un contenzioso. E non credo che questo sia nell’interesse della stessa Italcementi».


11 Giugno 2015

Categoria : Cronaca
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