Il sindaco antilucciole tira le somme
Montesilvano – (Immagine: la conversione della Maddalena, di Caravaggio) – Il sindaco prende posizione e snocciola tutto ciò è stato fatto per arginare o combattere la prostituzione nel territorio cittadino. A suo dire, i risultati sarebbero clamorosi: 7.000 ragazze allontanate dalla strada, insomma, quasi redente. Sarà anche così, ma il fenomeno resta vistoso e anzi pare crescere. L’ultima idea è quella delle pettorine per le lucciole in strada: idea che quanto meno fa discutere…
«Questa Amministrazione ha messo in campo più di una iniziativa nella lotta alla prostituzione, un fenomeno, come tutti sanno, difficile da estirpare». Interviene così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, che ricorda: «Negli scorsi mesi abbiamo emesso un’ordinanza che impone il divieto assoluto sul territorio comunale, per tutti i conducenti e occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare o anche solo di chiedere informazioni a persone dedite all’offerta di prestazioni sessuali o in atteggiamenti comportamentali che manifestino l’intenzione. Abbiamo inoltre sottoscritto una convenzione con la Comunità Papa Giovanni XXIII, associazione fondata da don Oreste Benzi che dal 1990 svolge un’intensa attività finalizzata a ridare dignità alle giovani ragazze vittime di questa orribile tratta. L’Associazione sino ad oggi è riuscita a salvare circa 7000 ragazze, agendo direttamente in strada, aiutandole a capire che c’è un futuro diverso, accogliendole e supportandole nel loro reinserimento in società . A tal proposito è opportuno tenere sempre a mente la frase di don Benzi che ricorda che nessuna donna nasce prostituta ma c’è sempre qualcuno che la rende tale e per questo l’azione di contrasto non deve mai mancare.
A maggior ragione a breve firmeremo una convenzione con l’Anaci, l’associazione degli Amministratori di Condominio, con la quale verrà proposta l’introduzione di una norma nei regolamenti condominiali che prevede il divieto di esercitare la prostituzione in immobili a destinazione residenziale. Continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, – conclude il sindaco – su proposte concrete, prendendo le distanze da chi solleva polemiche inutili».
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