Memorie della città, Borgomarino e Colli


Pescara – (Foto freelance Michele Raho) – Scrive Angela De Francesco: “Si è svolta presso il Palazzo della Provincia di Pescara – Sala Figlia di Jorio dalle ore 16.30 l’illustrazione di una approfondita ricerca, curata da Martina Falasca nell’ambito del progetto di Servizio civile su “I tesori della Memoria: un racconto fra cultura, religiosità e feste popolari”, ricerca svolta in collaborazione con la Biblioteca Provinciale “ G.d’Annunzio” – sezione ragazzi.

La ricerca ha messo in risalto le due anime di Pescara: quella contadina dei Colli e quella marina di Borgomarino con il significativo apporto fornito dalle testimonianze della ricercatrice etnografica (Regione Abruzzo), Adriana Gandolfi.

Dei Colli, zona campestre, si è ampiamente parlato della storia e delle tre leggende esistenti sulla fondazione della Chiesa dei Sette Dolori, sorta grazie al rinvenimento di un dipinto di un’immagine sacra della Madonna; del miracolo della pioggia, accaduto in un periodo di grande siccità e precisamente il 12 maggio 1893 quando iniziò a piovere violentemente. La professoressa Gandolfi ha specificato che la festa della Madonna dei Sette Dolori è una delle feste più sentite della regione ed i pellegrini arrivano dalle diverse province per chiedere la grazia alla Madonna, soprattutto per la fertilità femminile.

Di Borgomarino la ricercatrice Martina Falasca ha illustrato la devozione dei pescatori per Sant’Andrea e l’itinerario della processione che si svolge in mare che rappresenta per i pescatori il lavoro ed il guadagno; i ludi della festa che erano il gioco della cuccagna, la gara dei battelli, la corsa dei sacchi, la gara dei maccheroni piccanti, la gara delle anatre; la leggenda del pesce lucente tratto da “La sorte e la furtine” di Italo Calvino nelle fiabe italiane. Adriana Gandolfi ha specificato che il pesce è il simbolo di salute e fortuna e fa superare i momenti difficili per questo l’importanza del pesce nella festa di Sant’Andrea.

Si è anche accennato alla storia di Sant’Antonio, dell’eremitismo ascetico che si è sviluppato in Abruzzo a partire dal IV secolo con la vita nei conventi.

La tutor della ricerca Filomena Piccioni della Biblioteca Provinciale di Pescara “G. d’Annunzio” – sezione ragazzi ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa che permette ai giovani di scoprire aspetti culturali e religiosi della città, a volte non conosciute.


08 Giugno 2015

Categoria : Cultura
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