Sentiero africano? No, lungofiume Vibrata
Martinsicuro – L’immagine è di ieri sera: così si presenta all’incauto turista (che l’ha scattata e ce l’ha inviata) che vorrebbe farsi una passeggiata lungo il fiume Vibrata dal ponte di via Roma al mare, tanto pe godersi un po’ di campagna al tramonto. Non lo faccia mai, si troverebbe di fronte un’immagine da sentiero africano, da pista abbandonata per fuoristrada in prossimità della savana. Come fauna, non leoni e giraffe, ma fittissimi nugoli di moscerini, zanzare e altri volatili da identificare (ma sicuramemente a migliaia, segno di una disinfestazione mai avvenuta), oltre a rettili (per fortuna sembra soltanto bisce) che attraversano veloci la sede pedonale. Uno spettacolo da terzo o quarto mondo.
Al di là del fiume ricolmo di vegetazione verdastra e marcita, il lungofiume di Alba Adriatica, pulito e illuminato, benché ugualmente infestato da insetti aggressivi.
Così si fa turismo in Abruzzo. Ma poi nessuno si venga a lamentare se le somme di fine stagione non saranno entusiasmanti.
Siamo a pochi metri dall’incrocio stradale più pericoloso della costa adriatica, senza illuminazione da un anno e di recente privato dell’ultimo lampione che era ancora acceso. Abbattuto da un veicolo, tolto di mezzo dopo un mese dal Comune ma non ripristinato. Evviva.
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