Gesuita precipita e muore sul G.Sasso
L’Aquila – (Foto: Severino Leitner – Numerose persone sulla cima del Corno Grande in una giornata serena e itinerario dal Sassone al Corno Grande) – Un turista altoatesino (Severino Leinter, sacerdote gesuita nato presso Bolzano, di 70 anni) è morto questa mattina precipitando per centinaia di metri durante un’ascensione lungo la via direttissima verso il Corno Grande, lungo l’itinerario detto del Sassone, presso Schiena d’Asino. L’uomo era con un compagno di escursione, un altro sacerdote di 36 anni, austriaco, che lo ha visto incespicare, scivolare (nella zona ad alta quota, circa 2.800 metri, ci cono neve e ghiaccio) e quindi precipitare in una forra scoscesa e profonda. In fondo, i soccorritori, allertati da una turistica tedesca, in quanto il prete superstite non aveva cellulare, portati lassù da un elicottero sono riusciti con difficoltà a recuperare il corpo senza vita che ora si trova all’obitorio dell’ospedale San Salvatore.
Gli altoatesini , ambedue sacerdoti gesuiti titolari di incarichi importanti in Vaticano, stavano effettuando l’ascensione verso i 3.000 metri della vetta Corno Grande, la più alta dell’Appennino peninsulare, lungo la Direttissima da Campo Imperatore, e lo facevano da esperti, dotati di buone attrezzature e abbigliamento adeguati, invernali nonostante il caldo di questo giugno. Evidentemente, una disgrazia, un evento imprevedibile e inevitabile. Qualcuno la chiama fatalità . Altri ricorrono ai dati statistici: dicono che il Gran Sasso vuole ogni anno le sue vittime.
Non c'è ancora nessun commento.