Pensioni, critici i sindacati abruzzesi


Pescara – Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Abruzzo denunciano la scelta del Governo nazionale di dare attuazione, senza alcun confronto con il sindacato, alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco delle indicizzazioni delle pensioni.
“Una scelta scellerata – accusa Luigi Pietrosimone, segretario generale della Fnp AbruzzoMolise – perche’ con questo decreto legge il Governo restituisce solo una parte di quanto dovuto e solo ad una parte dei pensionati. Inoltre, decreta una rivalutazione solo marginale del montante delle pensioni, trascinando cosi’ gli effetti negativi del blocco dell’indicizzazione del biennio 2012-2013 anche sugli importi futuri. Un atteggiamento di chiusura che, come e’ gia’ accaduto con il Governo Monti, genera errori, iniquita’ ed ingiustizie, e a pagarne le conseguenze sono sempre le famiglie e i pensionati”. “Gli oltre 366 mila pensionati abruzzesi non vogliono un regalo, ma chiedono solo di avere una giusta restituzione di quanto illegittimamente trattenuto negli anni 2012-2013 ai danni delle loro pensioni”, denuncia il segretario dei pensionati della Cisl”. “I pensionati – osserva – non sono dei privilegiati che rubano il futuro ai giovani: sempre piu’ spesso invece, in questi anni di crisi economica, con le loro modeste pensioni e con il loro lavoro di cura, hanno sostenuto figli e nipoti, disoccupati e inoccupati, sostituendosi ad un welfare insufficiente e inefficace” .Per la Fnp Cisl “la strada da privilegiare e’ quella della contrattazione per far cambiare le norme. Il Governo deve aprire immediatamente un tavolo di confronto nazionale che porti al rispetto della sentenza della Consulta e dei diritti dei pensionati. Se cio’ non avverra’ i pensionati dell’Abruzzo nelle prossime settimane saranno costretti a dare il via a varie mobilitazioni al fine di vedere riconosciuti i diritti di quanti oggi si sentono ai margini dei processi decisionali”. “Organizzeremo una serie di iniziative per chiedere alla Regione e alle istituzioni territoriali di promuovere confronti unitari con deputati e senatori, per costruire un ampio consenso, affinche’ in Parlamento nella fase di conversione in legge del decreto si possano apportare quelle modifiche che restituiscono ai pensionati giustizia, equita’, diritti – continua Pietrosimone – e per dare un piu’ forte e incisivo rilancio alla nostra vertenza”. In un documento i tr sindacati di categoria chiedono, inoltre, “un chiaro sostegno alle rivendicazioni contenute nella Piattaforma unitaria”. “Le pensionate ed i pensionati sono e saranno sempre impegnati affinche’ sia garantita a tutti i cittadini l’equita’ economica, fiscale, e sociale. E’ importante infine valorizzare il ruolo delle persone anziane e pensionate nella societa’, favorendone la partecipazione attiva e l’inclusione sociale, e offrendo loro la possibilita’ di essere protagoniste del proprio futuro”, conclude Luigi Pietrosimone”.


05 Giugno 2015

Categoria : Economia
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