“G.Sasso: fare presto, anzi prestissimo…”
L’Aquila – Operatori turisti e della ricettività nell’area del Gran Sasso scrivono: “Per il nuovo impianto delle Fontari, che doveva essere realizzato lo scorso anno e la cui programmazione ha consentito l’ultimo anno di funzionamento in deroga del vecchio impianto, qualche giorno fa il Parco ha prodotto la propria relazione (non ancora il nulla osta) che ora è in valutazione alla Regione.
Siamo nostro malgrado nel mezzo al guado.
Se la Regione non produrrà il proprio parere entro la metà di giugno 2015 non ci saranno i tempi tecnici per la realizzazione del nuovo impianto. Il rischio è che a dicembre non potremmo avere nè l’impianto vecchio ormai più che obsoleto, nè quello nuovo impossibile da realizzare se i lavori non inizieranno entro il mese di giugno 2015.
L’appello per la sopravvivenza delle attività economiche di montagna e dei posti di lavoro collegati (anche quelli del CTGS) è per l’On. D’Alfonso, l’On. Lolli e per i funzionari addetti, affinchè possano al più presto chiudere le procedure amministrative per l’avvio dei lavori del nuovo impianto Fontari e, scongiurare una così nefasta eventualità ma che, al contrario, si proceda immediatamente con i lavori e con la programmazione turistica e di promozione.
Hotel Fiordigigli – La Villetta (Fonte Cerreto)
Ristorante Vulia (Assergi)
Hotel Nido Dell’Aquila
Hotel Castello
B&B La Bifora e le Lune (S.Stefano di Sessanio)
Residence Villa Valsi (S.Stefano di Sessanio)
Residence Belvedere (S.Stefano di Sessanio)
Mountain Evolution
B&B Acca Lascio (Calascio)
Elodia (Camarda)
B&B Le Civette (Castel del Monte)
Coop. Colle della Battaglia (Castel del Monte)
Le Case della Posta (S.Stefano di Sessanio)
Ristocamping Gran Sasso (S.Stefano di Sessanio)
Rifugio La Rocca (Calascio)
Associazione Albergatori L’Aquila
(Ndr) – Anni fa il Gran Sasso e il laboratorio sotterraneo furono lo spunto per un film intitolato L’orizzonte degli eventi. Si tratta, in fisica, del cosiddetto orizzonte dei buchi neri al di là del quale non c’è ritorno possibile. Ci siamo. Quanto agli eventi, è semplice definirli: nessuno. Il Gran Sasso è fermo al nulla da trent’anni, quando fu rinnovata la funivia, potente vettore tra il nulla di sotto e il nulla di sopra…
Oggi l’amministrazione e la politica si muovono, mirano ad un obiettivo, alla riesumazione della montagna aquilana. Sarebbe suicida ostacolarle. Anche perché un’accoppiata Cialente-Lolli, ambedue “gransassisti” di provata fede, non si ripeterà in futuro. Sempre ammesso che, se non si esce dalla palude, il Gran Sasso aquilano disponga di un futuro.
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