L’Aquila, un 2 giugno anche nella storia
L’Aquila – RICORDANDO ANCHE L’ASSEDIO DI FORTEBRACCIO DA MONTONE -Francesco De Santis, Vice Presidente della Consulta Provinciale degli studenti di L’Aquila, ci invia il testo del suo intervento per la ricorrenza del 2 Giugno: “E’ per me un onore oggi essere qui a rappresentare tutti gli studenti della nostra provincia. Il 2 Giugno festeggiare la festa della Repubblica vuol dire festeggiare la nascita del nostro Stato democratico. Una festa che unisce tutti, al di là del proprio credo politico e delle proprie convinzioni storiche.
Per noi aquilani, poi, il 2 Giugno ha anche un altro forte, fortissimo, valore storico e memoriale: nel 1424, sempre il 2 Giugno, dopo oltre un anno di assedio, il popolo aquilano guidato da ANTONUCCIO CAMPONESCHI, irrompendo nella piana di Bazzano, consentì alle truppe Angioino-Pontificie di ottenere la vittoria sul conte perugino Braccio da Montone, uno dei più temibili Condottieri di Ventura del ’400, facendo scrivere alla nostra Città, ancora una volta, una pagina importante per la storia italiana.
Senza il rispetto per il nostro passato, non possiamo permetterci il lusso di guardare al futuro. Ancora oggi, dopo quasi 70 anni dalla sua creazione, la Costituzione non viene studiata negli istituti tecnici e professionali, ma non nei licei!
Come possiamo credere, noi studenti, di avere la “Costituzione più bella del mondo”, se poi non viene studiata, spiegata, discussa, nel luogo adibito alla nostra formazione, e cioè la Scuola?
Detto questo, noi crediamo fermamente che ciò che non ci viene dato, noi dobbiamo avere il coraggio di chiederlo e di combattere per ottenerlo.
L’Articolo 2 e l’Articolo 4 della nostra Costituzione parlano chiaro:
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 4
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Intere generazioni di studenti che ci hanno preceduto, e noi stessi, sono cresciute con la cultura sterile ed improduttiva dell’assistenzialismo. Ci siamo crogiolati nella cultura dei diritti, dimenticandoci, troppo spesso, dell’altra faccia della medaglia, quella più dura, quella dei doveri.
Oggi noi giovani aquilani non siamo qui solo per chiedere partecipazione, per chiedere di essere considerati, perché partecipare alla vita pubblica di una città, di una Nazione, non è semplicemente un diritto, ma è il nostro dovere, e come tale vogliamo essere capaci di adempierlo al meglio.
E’ con questo spirito, con il rispetto delle nostre radici e del passato di cui la nostra Costituzione è frutto, che noi studenti, oggi, dobbiamo essere in grado di affrontare il presente.
Non possiamo sperare in un futuro più prospero per il nostro Paese se non saremo capaci di affrontare con spirito propositivo le sfide storiche e culturali che il presente ci pone davanti.
Ringrazio a nome di tutti i rappresentanti per quest’opportunità di presenza, e ringraziamo tutti coloro che con impegno, ogni giorno, onorano il tricolore che ci rappresenta, adempiendo “ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale..”.
Con la speranza che la nostra bandiera continui a sventolare alta e fiera, sui valori della libertà politica e nazionale.
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