Sanatrix-Sanstefar, CISL si appella a istituzioni
L’Aquila – Dramma nel dramma molto più grande dei 1.500 lavoratori del gruppo Angelini Villa Pini di Chieti, da 286 giorni senza stipendio. A L’Aquila, il gruppo possiede la casa di cura privata Sanatrix, istituzione sanitaria storica della città , attualmente del tutto inagibile, che da tempo naviga in pessime acque. E un’altra struttura, la Sanstefar. “Gli 80 lavoratori Sanatrix, ancora in cassa integrazione, attendono di conoscere quale sara’ il loro destino. E’ ancora incerto il futuro delle due strutture di Angelini. Di loro, chiuse ormai da tempo, nessuno si preoccupa”. Gianfranco Giorgi, segretario Cisl, chiama a raccolta le istituzioni e gli enti locali “che devono fare quadrato con il sindacato per sciogliere rapidamente il nodo sulla Sanatrix. Una vertenza”, sottolinea Giorgi, “aperta da mesi, molto prima del sisma del 6 aprile scorso, che ha di fatto reso completamente inagibile la struttura. La clinica aquilana e’ stata oggetto in passato di controlli dei Nas proprio a causa dei locali in cui ha operato fino al terremoto”. Giorgi ricorda “che la cassa integrazione per i lavoratori Sanatrix sta per scadere e finira’ a gennaio, se non ci sara’ un’ulteriore proroga. Il dato piu’ preoccupante, accanto all’aspetto occupazionale che ha la priorita’ assoluta, e’ la ricollocazione sul mercato dei quasi 60 posti letto della clinica, ad oggi inutilizzati. La proroga della cassa integrazione e’ solo un palliativo, ma non puo’ rappresentare la soluzione definitiva per i dipendenti che devono tornare al lavoro. Da un lato occorre un’azione sinergica per garantire il posto di lavoro a tutto il personale. Dall’altro la Regione deve subito riassegnare i posti letto sul territorio aquilano, per fornire una nuova opportunita’ occupazionale e per garantire prestazioni sanitarie che al momento sono ferme. La Sanatrix ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante per la citta’, affiancando il presidio ospedaliero San Salvatore nell’espletamento delle visite specialistiche, degli esami diagnostici e radiologici e nei ricoveri in alcuni reparti”. Un analogo problema riguarda il centro di riabilitazione SanStefar, che non fornisce piu’ alcun tipo di assistenza ai tanti pazienti che necessitano di fisioterapia riabilitativa e quant’altro. “L’assessore alla sanita’, Venturoni”, conclude Giorgi, “deve prendere in mano la situazione e riassegnare i posti letto che spettano al territorio aquilano, senza ulteriori indugi. Non verra’ accettata passivamente alcuna operazione volta al taglio dei posti Sanatrix, quindi alla loro cancellazione, o allo spostamento degli stessi in altre realta’ sanitarie abruzzesi”.
(Nella foto: La clinica Sanatrix com’era prima del 6 aprile)
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