Petrilli: “Non mi arrenderò mai”
Belgrado (Serbia) – SI E’ RIVOLTO ALL’AVVOCATA AMAL ALAMUDDIN – Scrive l’aquilano Giulio Petrilli: “Ho inoltrato poco fa alla nota avvocata inglese di origini libanesi Amal Alamuddin, foto, la richiesta di incontro per richiederle di effettuare una istanza al Tribunale della Corte di giustizia europea con sede in Lussemburgo, sulla questione del mio mancato risarcimento per ingiusta detenzione.
L’avvocata Alamuddin è una delle più grandi esperte di diritto internazionale, ha difeso tra gli altri Juilan Assange, Yulia Timoshenko, è stata consigliera dell’ex segretario dell’Onu Kofj Hannan.
Per vedermi riconoscere questo diritto inalienabile del risarcimento per ingiusta detenzione, durata sei anni, percorrerò tutte le strade e non mi arrenderò mai.
Ho provato inutilmente finora tutte le strade: corte d’appello di
Milano, cassazione, corte europea di Strasburgo, ma tutte hanno
avallato l’ipotesi che pur essendo stato assolto ho avuto cattive
frequentazioni, pertanto in base al comma 1 dell’art.314 sulla
riparazione per ingiusta detenzione, questa può essere non concessa.
Incredibile norma esistente solo in Italia, dove di fatto anche se
assolto sei sempre colpevole.
Vedremo su questo il parere dell’avvocata Amal Alamuddin.
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