Parco, o taglio potestà decisionali?
I VASTESI VORREBBERO SAPERNE DI PIU’, MA… -
Vasto – Scrivono i consiglieri Etelwardo Sigismondi, Massimo Desiati, Davide D’Alessandro, Andrea Bischia, Nicola Del Prete: “Tarda ad arrivare la convocazione della riunione della Commissione Assetto ed utilizzazione del Territorio, richiesta il 4 maggio, dai Consiglieri di “Vastoduemilasedici”, con all’OdG la “Perimetrazione Parco nazionale della Costa teatina”.
Infatti, tutti ne parlano ma, a Vasto, non si sa quale sia. Tutto mantenuto nel segreto dei cassetti. Ignote anche le “Misure di salvaguardia” emanate dal nominato Commissario nell’aprile scorso. Dei due documenti se ne può avere conoscenza soltanto procurandoseli presso altri Comuni ed è quel che abbiamo fatto. Dalla loro presa visione, diventa ancor più urgente il confronto consiliare.
Così come ormai in uso da parte dell’amministrazione comunale vastese, solo all’ultimo momento il Consiglio viene messo nelle condizioni di conoscere quel che, in altri luoghi, viene deciso. Questo accade sia nei confronti dei Consiglieri di maggioranza sia di quelli di opposizione.
Questa volta l’argomento è di enorme portata in ordine, soprattutto, alla gestione politico-amministrativa della città. E’ in ballo, infatti, la titolarità della gestione del territorio di Vasto che, nelle prospettive oggi paventate proprio nei documenti di cui non è dato modo di avere conoscenza, verrebbe, di fatto, sottratta, a causa della perimetrazione e delle cosiddette “Norme di salvaguardia”, così come proposte, al potere decisionale del Comune.
I Vastesi devono essere messi nelle condizioni di conoscere, ad esempio, a quali vincoli e prescrizioni saranno sottoposte le loro iniziative nel momento in cui, così come previsto nelle norme, sarà l’Ente parco, a rilasciare le autorizzazioni definitive per qualunque intervento sul territorio cittadino ricompreso nei confini del Parco.
Il Parco nazionale della Costa teatina viene presentato come il tentativo di rilanciare le nostre zone nei termini della promozione territoriale e turistica ed è questo un obiettivo certamente condivisibile, altra cosa è la sottrazione, manu militari, della potestà decisionale degli Enti locali costituzionalmente riconosciuta.
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