Lettera da Bolzano che scalda il cuore

L’Aquila – L’amico Sergio Barberio, che abitò a L’Aquila diversi anni fa e oggi vive in Alto Adige, ci invia copia di una lettera apparsa sul quotidiano Alto Adige di Bolzano, oggi domenica 24 maggio:
“Egregio Direttore, ho avuto la fortuna di partecipare, con il Gruppo Alpini delle Acciaierie di Bolzano, all’Adunata dell’Aquila. Dico fortuna perché a me piacciono tantissimo gli Alpini, mi fanno tornare giovane e posso partecipare anche se sono una donna di una certa età, per non dire vecchia. Voglio raccontarLe un piccolo episodio di quei giorni. Sabato pomeriggio, con un gruppetto di Bolzano, ero in una piazza del centro storico dell’Aquila. A sinistra un palazzo transennato, a destra uno puntellato e in fondo un ponteggio di tela nascondeva i resti di una bellissima casa.
Alle 18.00 cominciava il concerto della banda degli Alpini di Udine. Una folla che non le dico, anche perché era stata chiusa per precauzione una parte del centro storico. Suonava la banda, varie marce e canzoni della montagna e poi alla fine hanno cominciato “Stelutis Alpinis”. In piazza un silenzio profondo. E’ stato proprio un omaggio, un ricordo, un saluto ai morti di quella povera città, come un “silenzio fuori ordinanza”! Gente sull’attenti e con gli occhi lucidi, un momento struggente e indimenticabile. Grazie dell’ospitalità. Alessandra Zizzola.

Commento del direttore Faustini:
Grazie a Lei per averci scaldato il cuore con queste parole, con questa “fotografia” fatta di emozioni. Un silenzio fuori ordinanza, un grido muto, un modo straordinario per ricordare tutti quei morti e per ribadire quanto quella città sia stata (sin troppo) dimenticata.
(Ndr) – Alla cortese signora e al direttore del quotidiano Alto Adige, un giornale molto apprezzato e di qualità, i nostri ringraziamenti da L’Aquila. In poche righe si possono scrivere cose belle, sentite e sincere.

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