Tasse Ateneo, errori a valanga, studenti nei guai: urgente rimediare e rinviare
L’Aquila – GLI STUDENTI UDU: CONFUSIONE E INEFFICIENZA – Scrive l’Unione degli Universitari UDU: “La scorsa settimana sono stati caricati sulle segreterie virtuali degli studenti i bollettini con l’importo da pagare entro il I di giugno della seconda rata dell’Ateneo, l’unica che in questo anno accademico si paga per via dell’accordo di programma scaduto a dicembre 2014 e che ha coperto ancora la prima rata.
Chi aveva pensato che con il caos tra ISEE/ISEEU e con la correzione in extremis per gli iscritti alla seconda laurea avvenuta a soli 5gg dalla scadenza dell’autocertificazione on-line, si erano consumati tutti gli errori possibili da parte dell’Ateneo, peccava di ottimismo. Sulle cifre generate per la seconda rata invece piovono centinaia di segnalazioni di errore da parte dell’Amministrazione Universitaria.
Redditi bassi cui risulta da pagare l’importo della fascia massima, sconti per merito non applicati per errori del sistema informatico, studenti ritrovatisi, a loro insaputa, genitori. E’ evidente che questa situazione sia direttamente figlia della superficialità che si è data alla materia “contribuzione studentesca”, e alla non volontà politica di recepire le preoccupazioni che, fin da luglio 2014, la rappresentanza studentesca ha denunciato, sia dentro gli organi d’Ateneo che fuori, sulle decine di problemi che man mano si generavano.
Di fronte ai grandissimi disagi di questi giorni quindi ci sembra non solo opportuno, ma urgente che l’Ateneo risponda con piccole, ma semplici azioni. Innanzitutto è necessario che l’ufficio “Tasse e contributi” dell’Ateneo osservi un orario speciale che vada oltre i normali orari di sportello. Infatti, ad oggi, uno dei soli modi che si hanno per correggere gli errori sulla seconda rata è proprio quello di recarsi fisicamente presso l’ufficio, cosa che sta portando in questi giorni a code di centinaia e centinaia di studenti che hanno la necessità d usufruire dell’ufficio andando oltre la semplice disponibilità degli stessi dipendenti a rimane oltre gli orari stabiliti. In secondo luogo ci risulta quanto mai urgente che l’Ateneo proproghi immediatamente la scadenza per il pagamento della seconda rata almeno di un mese. Questo anche per evitare che molti studenti si trovino nella condizione di dover pagare una somma che non corrisponde a quello che effettivamente dovevano pagare. Per evitare che la scadenza o il pagamento di un bollettino errato siano interpretati dall’Amministrazione Universitaria come accettazione della cifra errata richiesta, invitiamo coloro che si ritrovano con un bollettino errato ad inviare contestazione formale dell’importo della seconda rata. Abbiamo predisposto un modello per la contestazione, scaricabile dal nostro sito (www.uduaq.org).
Riteniamo infine che l’Ateneo debba immediatamente aprire un tavolo di confronto con la rappresentanza studentesca negli organi maggiori su tutte le criticità riscontrate nel pagamento delle tasse. Infatti ad un anno dalla decisione della reintroduzione del pagamento delle tasse chi si è dimostrato davvero non pronto al ritorno della contribuzione studentesca non sono stati gli studenti, ma l’Ateneo stesso.
L’Ateneo e la Rettrice, nel mentre riempiono il territorio di voli pindarici e schede strategiche, dovrebberro concentrarsi anche su quelli che sono i problemi quotidiani dell’Università dell’Aquila e dei suoi studenti. Non si può chiedere qualità, anelare eccellenza, e praticare invece continuamente confusione e inefficienze”.
(Ndr) – Sarebbe molto bello, oltre che giusto, se l’Università insegnasse a tutti – soprattutto ai suoi studenti – che nella vita chi sbaglia paga, cominciando proprio da questo caso grottesco a individuare responsabilità e colpe di chi ha sbagliato, mettendo nei guai, o almeno nei problemi, tanti giovani che non hanno un’esistenza facile. Si muova la rettrice, in prima persona, e risolva il problema, mostrando a tutti che il meccanismo di un ateneo deve essere serio ed esemplare. Ma, come tante altre volte, è presumibile che non accadrà proprio nulla: ad andarci di mezzo saranno solo gli studenti.
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