ASL, si è dimesso il manager
Chieti – Francesco Zavattaro, direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti ha rimesso il proprio mandato, come era stato anticipato nei giorni scorsi. La decisione delle dimissioni e’ stata ufficializzata in una nota inviata questa mattina al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla Programmazione Sanitaria. Nella nota inviata alla Regione, Zavattaro ha indicato la data del 13 giugno come termine del proprio incarico, sollecitando l’esonero dai termini di preavviso e la definizione con atto formale del procedimento di valutazione riferito ai primi 18 mesi del mandato, rimasto fermo alla verifica tecnica portata a termine dagli uffici della Direzione sanita’.
Nel corso di una conferenza stampa Zavattaro ha parlato di “bilanci risanati, investimenti milionari per il rinnovo del parco tecnologico, introduzione di modelli organizzativi innovativi come i ‘percorsi’ oncologici e l’assistenza per intensita’ di cura, drastica riduzione delle proroghe nei contratti di fornitura di beni e servizi, e il ‘modello Ortona’ come esperienza da replicare”. Questa, per grandi linee, “l’eredita’” che lascia dopo cinque anni, durante i quali ha avviato e portato a termine la fusione tra le due ex Asl di Lanciano-Vasto e Chieti, un processo impegnativo e complesso – ha osservato – che, insieme al fallimento del gruppo Villa Pini, ha rappresentato l’ambito d’intervento piu’ oneroso. “Lascio un’azienda in ordine, sotto il profilo dei conti e dell’organizzazione – ha messo in evidenza – senza trascurare il fatto che abbiamo affidato con gara le forniture di servizi piu’ importanti, eliminando le proroghe dei contratti.
Non e’ poco, se torniamo indietro per un attimo a guardare da dove siamo partiti, con disavanzi strutturali di circa 70 milioni di euro l’anno, con ospedali e reparti doppione, volumi di attivita’ non sempre adeguati a garantire sicurezza e qualita’. Certo resta ancora molto da fare, ma nelle condizioni in cui ci siamo trovati a operare e’ stato fatto davvero un grande lavoro”. Diverse le situazioni, richiamate in premessa nella nota inviata alla Regione, che hanno indotto il manager a lasciare l’incarico, tutte ricondotte a un difetto di attenzione dei rappresentanti regionali a grandi questioni che investono l’Azienda, come le condizioni strutturali dei corpi C ed F, la convenzione con l’Universita’, il problema dei livelli di assistenza a rischio per la riduzione del lavoro flessibile, le contestazioni sulle proroghe dei contratti, che invece sono state in massima parte superate grazie alle gare effettuate.
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