Distretto turistico… con poligono militare?
L’Aquila – Scrive Stefano Frapiccini: “Oggi pomeriggio – mercoledì 20 maggio – all’Aquila, ” verrà costituito il Distretto turistico del Gran Sasso, infatti “in una conferenza dei servizi che si svolgerà all’Auditorium del Parco, i sindaci
dei Comuni che già hanno sposato il progetto, insieme alla Regione e all’Agenzia del Demanio, sottoscriveranno l’accordo che definirà l’ambito politico e istituzionale del distretto e ne traccerà anche i confini e la perimetrazione.
Sono 60 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa, sparsi su tre province: L’Aquila (la gran parte), Teramo e, solo marginalmente, Pescara. ….”. Così dicono le agenzie di stampa locali.
Interessante! Molto interessante.
Nella stessa area però, in Comune dell’Aquila, esiste e persiste il poligono di tiro militare permanete detto di Monte Stabiata – sono già previste esercitazioni a fuoco da Aprile a Dicembre praticamente quasi tutti i giorni – che a mio modo di vedere poco si concilia con un progetto di valorizzazione turistica del Gran Sasso e con un più ampio Distretto turistico del Gran Sasso. Chi conosce ed apprezza il massiccio del Gran Sasso ben conosce la strada che dal Valico delle Capannelle si snoda in direzione del Vasto, di Monte San Franco, del Santuario della Ienca fino alla base della funivia. Strada sovente chiusa per pericolo di valanghe o più spesso per evitare dal doverla sgombrare dalla neve. Paradossale che la strada sia chiusa alla circolazione di turisti, pellegrini e camminatori vari per tutelare la loro incolumità mentre è aperta alle esercitazioni dei militari per i quali evidentemente vi è minore pericolo o lo stesso è insito nel mestiere. Tale strada è ricompresa per lungo tratto nell’area di sicurezza tiro del predetto poligono militare (vedi mappa) – nel quale vanno a sparare sia gli alpini del locale Reggimento che i fanti del battaglione scuola di Ascoli
Piceno – ed è chiusa e vigilata manu militari ogni giorno di esercitazione, cioè praticamente sempre. Mi auguro che la contestuale presenza al tavolo della conferenza dei servizi dell’Agenzia del
Demanio e del Comune dell’Aquila, oltre alla costituzione del Distretto turistico, nell’ambito di esso, possa portare alla rimozione dell’ingombrante presenza del poligono militare, permanentemente utilizzato per esercitazioni a fuoco, assolutamente incompatibile con un turismo naturalistico, ambientale, religioso, sportivo.
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