Siamo 61 milioni, 5 mln gli stranieri
L’ITALIA CRESCE, MA NON GLI ITALIANI DI NASCITA – (Foto: un cartello esposto in una manifestazione di stranieri immigrati) - Ci sono zone dell’Abruzzo in cui puoi camminare anche per chilometri lungo strade cittadine, senza sentire una sola persona che parli italiano: tutti stranieri, di varie etnie. In altre zone, la presenza straniera è preponderante nel lavoro agricolo, spesso retribuito come nel terzo mondo, senza regole, o meglio schiacciato dalla prepotenza di caporalato, malavita, inquietanti organizzazioni di sfruttamento. L’Italia è cresciuta anche così, e l’Abruzzo non fa eccezione.
Come siamo cresciuti? Lo dicono dati ufficiali diffusi oggi.
Da molti anni l’Italia era sulla soglia dei 60 milioni di abitanti, più o meno quanti ne contano Francia e Gran Bretagna, meno della Germania dopo la riunificazione. Agli inizi del 2015 li ha superati, sono circa 61 milioni, ma solo grazie alla forte presenza di stranieri, più di cinque milioni. Naturalmente nei fatti sono molti di più, specie in questo periodo, perché si ritiene rilevante il numero dei clandestini. Come sempre i numeri ufficiali non esprimono la realtà con cui la gente è a contatto. Da notare che non cresce il numero degli italiani di nascita, bensì solo quello degli immigrati.
In altri paesi la presenza straniera è molto più rilevante, come ad esempio la Gran Bretagna, dove fra l’altro continuano ad immigrare anche molti giovani italiani.
Al primo gennaio 2015 i residenti nel nostro Paese sono poco meno di 61 milioni, dei quali oltre 5, corrispondenti all’8,3% del totale, sono cittadini stranieri. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto Annuale dell’Istat, secondo cui oltre il 40% degli immigrati vive nelle citta’ del centro-nord: romeni, albanesi, marocchini e cinesi le quattro comunita’ piu’ diffuse.
Piu’ della meta’ degli stranieri over 14 dichiara di trovarsi “bene” da noi e piu’ di un terzo di trovarsi “molto bene”, seppure con forti differenze territoriali. I cinesi sono quelli che riferiscono una condizione peggiore: prendendo a riferimento la loro comunita’, si calcola che i filippini hanno il quadruplo delle possibilita’ di trovarsi bene in Italia, gli ucraini e i romeni il triplo, gli albanesi, i polacchi, i moldavi, gli indiani, i tunisini e i marocchini poco piu’ del doppio.
Non c'è ancora nessun commento.