UDU: “No Ombrina, la costa ‘è roba nostra’ “


L’Aquila – Scrive l’Unione degli Universitari UDU: “Il Coordinamento Regionale degli studenti, composto dalle associazioni Udu L’Aquila, Udu Teramo e 360 gradi Chieti-Pescara, comunica che parteciperà alla manifestazione organizzata dal comitato NO OMBRINA prevista a Lanciano in data 23 Maggio alle ore 15.00.
In occasione della manifestazione generale tesa a contrastare le trivellazioni nell’Adriatico, le associazioni studentesche di L’ Aquila, Teramo e Chieti e Pescara, hanno ritenuto opportuno aderire insieme ed in modo costruttivo per esprimere la loro contrarietà per quanto riguarda l’ormai “caso” OMBRINA MARE.
Le molteplici motivazioni che ci hanno spinto a questo sono da andare a ricercare sia nella mancata
coerenza con le precedenti politiche in materia ambientale che hanno portato alla realizzazione di aree come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fondamentali nella difesa dei valori paesaggistici e biologici che la nostra regione possiede, sia nella mancata concretizzazione del progetto inerente il Parco della costa dei Trabocchi. Quest’ ultimo nello specifico non solo avrebbe garantito una particolare attenzione alla biologia della costa abruzzese ma avrebbe significato anche una forte spinta alle politiche turistiche locali, che molto condizionano l’Abruzzo dal punto di vista economico. Inoltre tale iniziativa avrebbe comportato anche la possibilità di trasmettere su tutto il territorio nazionale l’interesse che una società civile dovrebbe avere in materia ambientale e di gestione del territorio .
Inoltre dato che il progetto prevede non solo la realizzazione di 6 pozzi petroliferi ma anche di un
impianto di stoccaggio e raffinazione del petrolio, OMBRINA MARE pone doppiamente a rischio la
salute e la salvaguardia del Mar Adriatico.
Critichiamo inoltre con forza l’articolo 38 del Decreto Sblocca Italia che di fatto decentra a livello
nazionale tutte le scelte in merito alla ricerca e gestione delle risorse energetiche del paese facendo
riferimento solo ed esclusivamente agli idrocarburi. Così facendo si rende il Mar Adriatico un punto
strategico per attuali e future trivellazioni nonostante, come riportato in vari report come quello del
WWF, le riserve di petrolio e gas nel nostro mare siano particamente minime.
Date quindi le motivazioni ambientali e sociali nonchè l’importanza dell’impegno preso, esortiamo i
cittadini d’Abruzzo tutti a non rendere possibile l’ennesimo scempio e sfregio alla nostra terra.
Per questo vi chiediamo ampia partecipazione e sensibilità alla causa aspettandovi in piazza a Lanciano il 23 Maggio. Tutti insieme.
LA COSTA E’ ROBA NOSTRA”.


18 Maggio 2015

Categoria : Cronaca
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