Alpini, magnifica giornata e solida organizzazione


L’Aquila – FEDERALBERGHI: GRAZIE ALPINI! – Molti sono rimasti e ripartono oggi. La maggior parte ha lasciato L’Aquila e l’Abruzzo ieri o nella nottata. Il 17 maggio 2015 è entrato nel ristretto novero delle giornate eccezionali, messe in piedi in mesi di lavoro da una solida e geometrica organizzazione che, in sostanza, non ha presentato cedimenti. Qualche problema c’è stato, qualche episodio sgradevole pure, ma come poteva essere diversamente? C’è chi si lamenta e dice, oggi, che non ne valeva la pensa: sono, ovviamente, commercianti, soprattutto ambulanti dissanguati da tasse sull’occupazione del suolo davvero pesanti.
“Ho incassato in tre giorni 1.200 euro, ne ho pagati 750 per lo spazio di vendita… e a molti miei colleghi è andata anche peggio” ci dice un commerciante di alimentari. “Gli Alpini portano quasi tutti cibo e bevande, dormono in tenda o in camper…”.
Ma non è questo, oggi, l’aspetto più importante del dopo-Alpini.
Alla città è stato consegnato un fortissimo messaggio di affetto e incoraggiamento, un’iniezione di vitalità che nessuno da queste parti aveva mai visto o immaginato. E’ stato dimostrato che, quando si agisce nel modo giusto, si ottengono risultati eccezionali, e così è stato. Per gli anziani una energica pacca sulle spalle, per i giovani uno spettacolo che non avevano mai visto e che, almeno a L’Aquila, non rivedranno. Forse un ventenne non sapeva che gli Alpini significassero una forza travolgente e senza età. Dal mondo stralunato e distante dei più giovani certe realtà sono lontane mille miglia e prevale il disincanto, che però, in c erte occasioni, cede il passato allo stupore di fronte ad eventi di dimensioni onestamente non pensabili, se non si toccano con mano.
Bene, L’Aquila ha dato una buona prova, si è commossa, innervosita, eccitata, arrabbiata qualche volta, stancata. Ora torna al suo ordine consueto, fatto anche di silenzi e di sfiducia diffusa. Ma sa che in tutta Italia ci sono centinaia di migliaia di persone che non la considerano, come ha fatto qualche abruzzese, una zavorra. Persone che sei anni fa l’aiutarono forti e quadrate, e ieri l’hanno abbracciata come si fa con un malato che ha bisogno di rimettersi in forze. Deve essere vero che nessun paese al mondo ha gente come gli Alpini. Ora lo sappiamo tutti e , forse, camminare sarà meno faticoso: l’Italia, un bel pezzo di Italia, aspetta che la città torni in salute. In tutta sincerità, diciamo: grazie, penne nere. Il resto sarà vita, o almeno oggi tanti possono sperarlo sapendo che non è un’illusione.

FEDERALBERGHI – la presidente Mara Quaianni scrive: “L’Adunata degli Alpini si è appena conclusa e ancora non vengono tirate le somme sul ritorno economico che ha avuto l’evento. Di una cosa siamo certi: un enorme ringraziamento va a Carlo Frutti che con la sua perseveranza e con il suo credo sulla buona riuscita dell’evento si è battuto per portare la manifestazione all’Aquila, un particolare ringraziamento va a tutta l’organizzazione nazionale per il loro arduo compito organizzativo ed un ulteriore ringraziamento particolarissimo va al nostro Sindaco e a tutta la struttura comunale per l’ottima organizzazione e funzionalità dei servizi.
L’Aquila in questi giorni ha cambiato volto, tutte le attività commerciali hanno risposto in maniera impeccabile prodigandosi su vari fronti.
Per la prima volta all’Aquila si sono visti ristoranti che esponevano i loro prezzi con i loro menù, negozi e supermercati aperti fino a tarda notte, vigili urbani costantemente presenti e tutto l’indotto turistico interessato.
Insomma un’aria di festa e di serenità con la convinzione che si possa fare sempre meglio.
Un punto ci fa riflettere: i cartelli dei ristoratori esposti con vari menù turistici cosa che troviamo solo ed esclusivamente nelle zone turistiche altamente frequentate e allora, se siamo stati capaci di diventare CITTA’ TURISTICA per tre giorni, perché non continuare su questa strada considerando che è l’unica da poter percorrere per risolvere i problemi economici della Città ?
Dopo questa esperienza pensiamo che L’Aquila sia pronta ad affrontare qualsiasi grosso evento che possa avere un ritorno sulla Città sia di visibilità che economico . Senza voler fare polemiche in questo momento, chiediamo alla nostre Amministrazioni di creare un tavolo di lavoro permanente dedito alla ricerca di grossi eventi oltre, ovviamente cercare, nei tempi più ristretti possibili di risolvere gli annosi problemi che esistono e che sono ancora irrisolti. GRAZIE ALPINI per tutto quello che avete fatto per noi durante il terremoto e per tutto ciò che farete ancora per noi aquilani.


18 Maggio 2015

Categoria : Cronaca
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