Cappella musicale featuring Giò Di Tonno
Pescara – Dopo il grande successo presso il teatro F. P. Tosti di Ortona, con il doppio sold out registrato nel marzo scorso, torna “La Buona Novella” di F. De Andrè con la partecipazione straordinaria di Giò Di Tonno. Un grande spettacolo che, il 27 maggio andrà in scena al Teatro Circus di Pescara, alle ore 21, per l’UNICEF, a favore dei bambini colpiti dal devastante terremoto di sabato 25 aprile in Nepal.
Il progetto fortemente voluto dal direttore artistico della corale “CMSF” il M° Gianluca Ciampichetti, vede come protagonista assoluto Giò Di Tonno, performer di fama internazionale e indiscusso orgoglio abruzzese, che sarà affiancato da un quartetto elettrico di professionisti anch’essi abruzzesi: Michele Santoleri alla batteria, Emanuele Ciampichetti al basso, Matteo Di Battista alla chitarra, Gianluca Ciampichetti alle tastiere. Inoltre, a dare un colore ed un calore acustico al sound già ricco ed emozionante dal sapore rock progressivo si uniranno Mario Pace al violino, Manuel Trabucco al sax soprano e tenore e Marialice Torriero al flauto traverso. Sarà presente, inoltre, Valentina Paolini, affermata soprano la quale, contrapponendosi alla tessitura rock, si inserirà con un tocco caldo e avvolgente, mettendo in risalto un personaggio fondamentale dell’opera. Ultima ma non ultima, sarà costantemente presente in scena la Cappella Musicale San Francesco diretta dal M° Gianluca Ciampichetti, che interpreterà la voce del popolo.
L’allestimento scenico e la regia sono affidate ad Antonio Tucci, regista e autore teatrale attivo sul territorio abruzzese con l’Associazione Culturale Teatro del Krak con sede ad Ortona dal 1996.
La Buona Novella, a detta dello stesso De André, è “uno dei suoi lavori più riusciti, se non il migliore”.
Il “concept album” si basa sulla rilettura di alcuni Vangeli apocrifi (in particolare il Protovangelo di Giacomo e il Vangelo arabo dell’infanzia) ed ha lo scopo di far emerge la vocazione umana e terrena, quindi provocatoria e rivoluzionaria della figura storica di Gesù di Nazareth. La narrazione sottolinea l’aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, Giuseppe) e presta maggiore attenzione a figure minori della Bibbia che, qui invece, diventano protagonisti come ad esempio Tito e Dimaco, i ladroni crocifissi assieme a Gesù. Proprio attraverso tali personaggi “La buona novella” racconta l’impatto sociale di Gesù il quale secondo De André “è stato e rimane il più grande rivoluzionario di tutti i tempi” indicandoci così i problemi della società non solo antica, ma anche moderna.
Questa riproposizione prende corpo da “A.D. 2010 – La Buona Novella” della P.F.M. che appunto nel 2010 riarrangia l’opera del cantautore genovese, mai distante dall’originale ma con una sonorità più rock e attuale.
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