Alpini: tutto è bianco, rosso e verde
L’Aquila – (Ampio servizio fotografico) – L’alzabandiera in Piazza d’Armi ha aperto stamane il sipario sull’88esima Adunata nazionale degli alpini. Come da tradizione il primo atto dell’Adunata e’ l’omaggio al Tricolore, “uno dei momenti piu’ importanti, segno dell’attaccamento all’Italia”, ha ricordato il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana) Sebastiano Favero. Hanno partecipato alla cerimonia con il comandante delle Truppe Alpine, il Generale di Divisione Federico Bonato, e il sindaco Massimo Cialente, che ha parlato dell’Adunata come una grande scelta di solidarieta’ degli alpini in una citta’ ferita: “E’ una iniezione di fiducia e orgoglio per L’Aquila e dopo sei anni e’ il primo grande momento di gioia collettiva della comunita’”. Le autorita’ hanno quindi reso omaggio a quanti hanno dato la vita per il Tricolore, deponendo una corona d’alloro al monumento in piazza Battaglione Alpini L’Aquila.
A L’Aquila e nel territorio stanno arrivando, intanto, migliaia di persone. Il movimento su strade e autostrade è notevolmente aumentato. Molte penne nere sono giunte da ieri sera e questa mattina anche sulla costa teramana, dove alcuni alberghi hanno prenotazioni dall’organizzazione dell’accoglienza.
LA CITTADELLA – L’adunata non è solo cerimoniale e celebrativa. Gli Alpini mostrano anche ciò che, ad alto livello, hanno fatto e sanno fare sul piano militare e operativo. Aperta da questa mattina la Cittadella degli Alpini, lo spazio all’interno del Parco del Castello che le truppe alpine hanno allestito per presentare al pubblico dell’Adunata mezzi, armi ed equipaggiamenti di ultima generazione. Dopo l’alzabandiera di stamane – alla quale hanno partecipato centinaia di persone e molti bambini – il generale Federico Bonato, comandante delle Truppe Alpine, ha tagliato il nastro inaugurale insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e a Massimo Cialente, sindaco della citta’ abruzzese. Migliaia di visitatori hanno popolato nella prima giornata di apertura gli stand della Cittadella, dedicati alle diverse specialita’ delle Truppe Alpine e illustrati da giovani militari delle brigate Julia e Taurinense e del Centro Addestramento Alpino.
Particolarmente visitati – oltre all’area dedicata allo sport alpino – gli stand del genio, con la simulazione della bonifica di un campo minato, l’esposizione dei blindati Lince e la riproduzione di un avamposto del Nono Reggimento Alpini in Afghanistan. La rievocazione del centenario della Grande Guerra ha attirato molte persone presso l’area del Museo degli Alpini di Trento, dove viene proposta un’originale mostra sulle battaglie in quota. Uno spazio importante sara’ infatti dedicato alla missione in Afghanistan, con la riproduzione dettagliata di un avamposto che consentira’ ai visitatori di conoscere da vicino la realta’ quotidiana dei militari italiani che operano nel paese asiatico. Appassionati e curiosi potranno salire a bordo dei modernissimi automezzi Lince e dell’autoblindo Centauro (realizzazioni made in Italy) oltre che dei cingolati da neve BV206, imbracciare il fucile Beretta ARX recentemente adottato dall’Esercito, osservare le manovre di puntamento dei mortai Thomson da 120 in dotazione alla fanteria e all’artiglieria e provare gli apparati radio che metteranno tra l’altro in collegamento l’Adunata aquilana con tutto il mondo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Radioamatori.
IL PROGRAMMA – Nel pomeriggio, alle ore 15,30 i vertici dell’Associazione e le autorita’ cittadine si sposteranno a Fossa per la posa di una targa in ricordo dell’operato delle penne nere al Villaggio di San Lorenzo, costruito dall’Ana dopo il sisma del 2009.
In serata (dalle ore 19) la gloriosa Bandiera di Guerra del Nono Alpini – reparto legato a doppio filo con L’Aquila – sfilera’ dalla basilica di Collemaggio, lungo viale Crispi e corso Federico II, per ricevere gli onori finali in piazza Duomo. Dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabili’ la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. E perfino dall’arido linguaggio del verbale si puo’ cogliere tuttotutta l’emozione di quel momento. Il Presidente Ruini all’Assemblea: “Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: “La bandiera della repubblica e’ il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni”. E’ approvata. L’Assemblea e il pubblico delle tribune si levano in piedi. Vivissimi, generali, prolungati applausi.
NUMERO UNICO – Da questa mattina alle 8 e’ attivo un numero utile per chiedere informazioni relative all’Adunata nazionale degli Alpini. Si tratta di un numero unico gestito dall’Ana (Associazione Nazionale Alpini) e dal Comune dell’Aquila, presso il Centro Coordinamento Adunata (COC). Il numero e’ 0862 311187.
NODO ROSA – Domani, alle 17:30, nella rotonda di via Corrado IV, adiacente alla Caserma Pasquali, sara’ deposto, accanto al monumento all’alpino, opera in metallo rappresentante il tradizionale cappello, un simbolico nodo rosa contro la violenza di genere.
“Sara’ bello deporlo in quel luogo, fuori una caserma, perche passi, ancor di piu’, il messaggio che la violenza di genere va aborrita e denunciata, anche in tempi di guerra” dice Antonello Bernardi, medico e consigliere comunale che si era fatto promotore di una iniziativa in tal senso. In realta’ il consigliere aveva proposto che che gli alpni, in occasione dell’88esma Adunata, mettessero a un braccio un fiocco rosa.
“Occasione unica – aggiunge – perche’ tanti e tante presenti provino a parlare ed agire un nuovo codice di comportamento tanto rivoluzionario quanto civile. Siamo certi che la volonta’ del gesto di deporre il nodino rosa, inserita nello straordinario contesto di comune allegria, musica e piacevole confusione, sia vista ed apprezzata e riprosta in altre occasioni ed in altri luoghi”. “Non c’e’ pretesa, a questo punto, che tale gesto sia inserito nell’elenco del ‘grande evento’ – commenta Bernadi – e quindi non un grande evento ma un ‘evento’ di grande importanza!”.
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