Melilla: proposta pensione a 60 anni se si assiste familiare gravemente disabile
Pescara – (F.C.). Proposta di legge del deputato di Sel Gianni Melilla in materia di accesso anticipato al trattamento pensionistico a 60 anni in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili. “Il provvedimento del parlamentare abruzzese – spiega una si pone come obiettivo la salvaguardia e l’aiuto alle famiglie di soggetti con disabilita’ riconosciuta al cento per cento. Se la L 10/1992 rappresenta una conquista importante sul terreno dei diritti di integrazione e assistenza dei disabili, riconoscendo il diritto al vivere sociale e quindi diminuendo i disagi che tale condizione comporta, le successive leggi (53/00, 328/00 e con il T.U. di cui al Dlgs 151/01) si riconosce la centralita’ della famiglia nelle problematiche connesse alla disabilita’. Secondo dati Istat, il numero dei disabili e’ rilevante, ad oggi ha superato i 3,2 milioni di soggetti, dati che secondo il Censis sono destinati ad aumentare nei prossimi anni. L’aver riconosciuto la centralita’ della famiglia – osserva la nota – non significa aver cercato di adeguare il sistema alle loro drammatiche esigenze. Da dati medici, conseguiti dopo studi accurati, si evince che chi si prende cura di un familiare gravemente disabile e’ portatore di forti stress e che, di conseguenza, ha una aspettativa di vita di ben diciassette anni minore degli altri. Ancora piu’ grave e’ la condizione del familiare/assistente/ lavoratore del portatore di disabilita’. Questi ha un impegno giornaliero fuori casa, si trova, quindi, in quanto tale, nella condizione di doversi assumere in toto il peso dell’ assistenza al di fuori della famiglia che sopperisca alla sua assenza. Anche a livello sociale i problemi assumono dimensioni importanti, in quanto il familiare del disabile grave si ritrova a dover fare una vita socialmente defilata per via del tempo da dedicare al familiare. E’ evidente di quale e quanto possa essere il logoramento fisico e psichico di queste persone. E’ evidente la necessita’ di una ulteriore legislazione che preveda, per il familiare/lavoratore/assistente di un disabile al cento per cento, la possibilita’ del pensionamento anticipato, tenendo presente che un disabile al cento per cento non e’ in condizione di nutrirsi, lavarsi, vestirsi, uscire da solo, ma ha bisogno di una costante assistenza. La proposta di legge di Melilla – conclucde la nota – si pone l’obiettivo di porgere il dovuto riconoscimento a tutti quei familiari di disabili gravi che ogni giorno svolgono attivita’ lavorativa aggiunta alla attivita’ di cura familiare. Con questa proposta di lgge il familiare del disabile che ha versato almeno 20 anni di contributi previdenziali, ha diritto di andare in pensione a 60 anni per assicurare l’assistenza continuativa al disabile”.
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