Adunata, costa caro quel gazebo…
L’Aquila – Adunata Alpini, qualche conto bisogna pure farlo, senza negare la validità dell’adunata e il piacere, anzi l’onore, di ospitarla a L’Aquila. In fondo andare a grattare per saperne di più conviene a tutti.
Siamo andati a farlo lungo viale Gran Sasso, dove si addensano diversi gazebo commerciali, che offrono soprattutto alimentari, specialità aquilane e dei dintorni, prodotti artigianali. E’ comunque un messaggio di abruzzesità alle migliaia di persone che sono arrivate e arriveranno.
Tra i gazebo, quello del ContaDino, nella foto, ovvero il battagliero Dino Rossi di Ofena, nelle vesti di venditore dei suoi prodotti caseari e latticini. Chi più di lui è adatto per spillare qualche notizia?
Per otto metri quadrati di suolo pubblico (mezzo stand) si pagano 750 euro fino a domenica. Di solito, la tariffa è di un euro al metro quadrato al giorno. Naturalmente senza corrente elettrica, ovvero l’area fornita “nuda” all’utente commerciale. A occhio e croce si può dire che il Comune farà un buon incasso, perché gli espositori sono numerosi in tutta la città e nei dintorni.
Ma chi vende, incassa? “Fino a stasera una ventina di euro…” spiega Dino Rossi. “E speriamo che da domani le cose vadano meglio, perché la grande affluenza comincerà dal 15 maggio”.
Le tariffe sono state ritoccate per l’adunata degli Alpini? Forse, se un barista avvicinatosi per dire la sua, dichiara: “A me esporre le sedie e i tavoli durante l’estate è costato 400 euro, in tutto“. I 750 euro pagati per tre giorni sono sicuramente una somma superiore. Ritocchino?
Qualche ritocco nei prezzi c’è stato anche nei bar, che da qualche settimana facendo finta di nulla hanno portato il caffè in tazzina ad 1 euro tondo. Non tutti, ma molti. Vino, birra e grappa, chi sa…
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