Il coro di voci bianche Musicisti Marrucini
Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “Il maestro Fabio D’Orazio, di Chieti, si è diplomato al conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, con il massimo dei voti, in organo e composizione organistica, in clavicembalo e direzione corale, sotto la guida di G. Franzoni, R. M. Klarer, G. Di Pasquale.
Da bambino, affascinato dal nonno, Don Arturo per gli amici, che suonava la fisarmonica…”ad orecchio”, senza sbagliare una nota, ha iniziato a suonare questo strumento ed ha mostrato subito i suoi talenti. Nello studio è stato seguito dal maestro di fisarmonica Antonio di Leonardo, di Chieti, inserendosi successivamente nel coro di Padre Donato di Pasquale a Pescara. Dopo il diploma al conservatorio, la sua formazione professionale è proseguita ottenendo diversi master management in teatro e musica ed a Londra in direzione di orchestra. Si è perfezionato con prestigiosi Organisti: Bernard Wincemius – Thomas G. Leonard – Romano Gandolfi.
E’ stato Maestro di coro lirico per 12 anni, al teatro Marrucino di Chieti oltre a ricoprire la carica di direttore artistico pro tempore nella stagione 2010/2011 e 2011/2012. Ha all’attivo un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi sia come solista all’organo ed al clavicembalo, sia alla guida di gruppi vocali in Italia e all’estero. Collabora con il gruppo musicale “Abruzzo Ethno Ensemble” finalizzato alla riscoperta del patrimonio culturale della regione, sia per gli strumenti, sia per gli autori che la per la musica . E’ in fase di realizzazione “un percorso in musica” nei luoghi di interesse storico e architettonico. Sono concerti mirati, come al Museo d’arte Costantino Barbella a Chieti, dedicandosi ad un periodo storico degli artisti e con un riferimento a compositori ed autori di questo periodo .
Insieme alla sorella, affermata soprano, ha realizzato una scuola di canto per voci bianche, I Musici Marrucini, età 6/14 anni, con lo studio della musica e strumenti. Al termine della scuola, molti giovani proseguono la formazione al conservatorio con la speranza che qualcuno emerga.
Il maestro Fabio D’Orazio ha assemblato a casa un organo a canne, costruito da un artigiano organaro, BEVILACQUA AUGUSTO, di Torre dei Nolfi di Bugnara. E’ una rarità che penso è difficile trovare in giro. Lo commuove, mi racconta, “Il Dies irae”, una delle parti più note della Messa di Requiem di W.A.Mozart, che ha eseguito per la prima volta all’età di 16 anni in conservatorio e che ricorda ancora con l’emozione di allora.
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