Le antiche porte e le decisioni “pendenti”
L’Aquila – LA RIAPPARIZIONE DI PORTA ROMANA E LE INDECISIONI SU PORTA BARETE – Di recente si è saputo da un giornale che, lavorando per il restauro delle mura lungo viale della Stazione, o XXV Aprile, sarebbero venuti alla luce resti di una porta, identificabile con quella detta Romana, porta di riferimento della zona di Pile, all’estremità meridionale della diramazione di sud-ovest di via Sassa. Consultando Wikipedia, molto ben documentata sull’argomento, si legge che “la porta è attualmente visibile dal viale XXV Aprile”. Dunque, anche prima del restauro si aveva cognizione della presenza di resti. Non una scoperta, ma una conferma.
La mappa schematica che pubblichiamo – sempre da Wikipedia – riporta un tracciato molto chiaro della cinta muraria, e una parte, che evidenziamo in rosso, con Porta Barete (n.1), appunto Porta Romana (n.17) e la scomparsa Porta Pilese (n.18) vicina a Porta Barete, sicuramente demolita nell’800. La mappa è utile a chi vuole localizzare la zona di cui parliamo.
Le antiche porte aquilane lungo la muraglia medievale appaiono in una mappa del Fonticulano, risalente al XVI secolo. E’ facilmente consultabile on line, insieme con altre mappe di diversi autori ed epoche.
Nella nostra foto il tratto di mura lungo viale XXV Aprile attualmente in restauro poco più a valle della ritrovata Porta Romana. Nella foto storica (braviautori.com) l’area detta di Porta Romana con l’antico tracciato di via Roma, e scavi lungo quello che oggi è viale Corrado IV. L’edificio che si scorge al centro (dove aveva sede fino al 2009 il negozio di macchine agricole Coletti – Del Guzzo) è un riferimento visivo preciso nel paesaggio irriconoscibile rispetto ad oggi. L’edificio è oggi scomparso anch’esso, demolito nei mesi scorsi.
Tutto questo dimostra che è di grande rilievo il restauro complessivo delle mura in corso, prossimo al completamento previsto per l’estate, con camminamenti e una illuminazione notturna ad hoc, studiata da esperti e non basata – vecchio stile… aquilano – su semplici grossolani faretti troppo potenti che appiattiscono gli edifici ed erano soltanto costosi, antieconomici e di breve durata.
Tanto basterebbe a chiunque per capire che occorre una decisione su Porta Barete e sul suo recupero, o sul suo abbandono definitivo, ipotesi deprecabile ma non impossibile, visto che in due anni non si è saputo neppure decidere sul da farsi.
La presenza di Porta Romana e le mura restaurate fino a via Venti Settembre parlano chiaro. Ma c’è qualcosa di chiaro a L’Aquila, sempre poco consapevole persino del proprio patrimonio monumentale?
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