E’ morto il pasticcere… (3): presunto killer muto


Pineto – Si era rifugiato a Pineto, come ha riferito l’AGI, Giovanni Grieco, l’uomo sospettato di aver ucciso stamani, a Pescara, Giandomenico Orlando, un pasticciere di 67 anni molto conosciuto in citta’ in quanto titolare di una attivita’ assai nota che si trova in via Puccini.
Dopo la cattura, Grieco e’ stato sottoposto ad interrogatorio nei locali della stazione dei carabinieri di Pineto i cui militari lo avevano fermato nel pomeriggio mentre sui trovava sdraiato su una panchina della pineta. Alla presenza dei due sostituti procuratori di Pescara e Teramo Rosangela Di Stefano e Silvia Scamurra e dell’avvocato Paolo Marino, l’uomo si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Per lui e’ scattato il fermo.
L’omicidio di Orlando, detto Gianni, e’ avvenuto proprio davanti la porta del laboratorio della pasticceria, in via Buozzi, in una zona (quella della Marina Nord), dove sono gia’ avvenuti due delitti negli ultimi anni. Verso le 7.50, questa mattina, Grieco, che compiera’ 42 anni il 10 ottobre, sarebbe arrivato sul posto con l’auto, e dopo una breve discussione con Orlando lo avrebbe accoltellato. Le ruggini con questa famiglia sono di vecchia data, per Grieco, domiciliato nel palazzo situato sopra la pasticceria. Volendo tutelare gli interessi della madre, che vive li’, Grieco sosteneva che la pasticceria fosse troppo rumorosa, ma nonostante la realizzazione di alcuni lavori per superare l’inconveniente i problemi sarebbero proseguiti.
Da anni, ormai, le discussioni erano frequenti, specie con il figlio di Orlando, Alessio, tant’e’ che il legale della famiglia ha sporto denuncia e chiesto e ottenuto dal Questore l’ammonimento del presunto omicida, buttafuori di professione, appassionato di fitness e di armi (oggi gliene sono state sequestrate diverse). Per il pasticciere non c’e’ stato niente da fare: sia il personale del 118 che quello del pronto soccorso hanno provato a rianimarlo ma e’ morto in ospedale poco dopo l’accoltellamento. La polizia ha diffuso nella tarda mattinata la foto dell’aggressore, inchiodato da alcune testimonianze, e chiesto la collaborazione dei cittadini per rintracciare la Mini Cooper di Grieco, fuggito via immediatamente (con il coltello).
Lo hanno trovato nel pomeriggio i carabinieri, ponendo fine alla sua latitanza. Costernati parenti e amici di Giandomenico Orlando che lascia la moglie Patrizia e i figli Francesca e Alessio, con i quali portava avanti l’attivita’ di famiglia. Alessio e’ stato il primo a soccorrere il padre, rendendosi subito conto che non aveva scampo, e con lui c’erano anche altre persone. Tutti, nella zona, sapevano delle frizioni, dei litigi e delle aggressioni subite da Alessio e oggi erano increduli per il drammatico epilogo di questa assurda vicenda di stalking.
La polizia ha trovato e sequestrato a Pescara sia l’auto di Giovanni Grieco, che l’arma usata per uccidere Giandomenico Orlando, accoltellato davanti al laboratorio della sua pasticceria. L’auto era in via Isonzo, ed e’ stata portata in questura, mentre l’arma e’ stata rintracciata in un cassonetto della carta situato in via Carducci, nei pressi dell’ufficio postale. E’ una lama di grosse dimensioni che ha come manico una noccoliera. Dopo la fuga di Grieco gli investigatori hanno diffuso la sua foto, fornendo numero e modello di auto e moto e la scelta si e’ rivelata azzeccata per chiudere il cerchio perche’ l’uomo e’ stato notato a Pineto (dove sarebbe arrivato in treno) dalla polizia municipale, che lo ha riconosciuto, e la sua presenza e’ stata segnalata ai carabinieri, che lo hanno raggiunto e identificato. Grieco, che e’ apparso confuso, ha chiesto a chi lo stava interrogando di occuparsi della madre.


06 Maggio 2015

Categoria : Cronaca
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