Alzheimer, servizio stimolazione cognitiva


L’Aquila – Da alcuni mesi e’ attivo, presso l’ospedale S. Salvatore, un servizio gratuito per la stimolazione delle capacita’ cognitive dei pazienti con malattia di Alzheimer. Il progetto, finanziato con i fondi 5 per mille dalla Regione Abruzzo, e’ coordinato dal prof. Passafiume del Dipartimento di Medicina Clinica e della Salute, Scienze della Vita e dell’Ambiente (MeSVA) con la collaborazione del prof. Rossi, primario dell’ UOC a Direzione Universitaria di Psichiatria dell’Ospedale San Salvatore. Il progetto ha lo scopo di fornire un valido sostegno ai pazienti affetti da Demenza di Alzheimer andando a sollecitare l’attenzione, la memoria ed il ragionamento dei soggetti, al fine di rallentare il decorso della malattia, per la quale ad oggi non esiste ancora una strategia di cura vincente. Fino a ad oggi vi e’ stata una notevole adesione da parte dei cittadini ed il numero di pazienti inseriti nel programma e’ aumentato in maniera esponenziale tanto da rendere necessario di eseguire le attivita’ di stimolazione cognitiva tutti i giorni, dal lunedi’ al venerdi’. Ottimo anche il riscontro da parte degli utenti, i quali riferiscono di trovare giovamento dalle attivita’ svolte. Alla soddisfazione dei familiari, che riferiscono di aver notato miglioramenti nei propri cari e atteggiamenti piu’ propositivi, si aggiunge l’entusiasmo dei pazienti stessi che dichiarano di essere felici di poter godere della compagnia di coetanei con i quali poter condividere i propri vissuti e le proprie problematiche. Il servizio offre ai pazienti con demenza di Alzheimer un’accurata valutazione cognitiva, seguita da attivita’ di stimolazione condotte dalla equipe del prof. Passafiume e della Prof.ssa Di Giacomo. Sia la valutazione che le attivita’ di stimolazione sono interamente gratuite per tutti i pazienti. E’ importante sottolineare che l’adesione al programma offre agli utenti anche un’occasione di aggregazione e socializzazione che va ad incidere favorevolmente sulla qualita’ di vita dei pazienti stessi.


28 Aprile 2015

Categoria : Cronaca
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