Migranti: in Abruzzo 800 sono arrivati, altri arriveranno: dove li metteremo?


L’Aquila – (Foto in evidenza: una manifestazione di protesta di migranti arrivati in Abruzzo) – 800 migranti dai paesi dell’Africa nord-occidentale, di varie nazionalità (spesso neppure ben chiara) sono già arrivati in Abruzzo, ma tra i 20.000 che il governo ritiene che arriveranno entro poco tempo, di sicuro un certo numero dovrà essere accolto in Abruzzo. Dove? da chi? I comuni non ne vogliono sentire parlare, alcuni sono terremotati e non ne possono ovviamente accogliere. Per il momento, tranne qualche situazione locale e circoscritta, non vi sono problemi di ordine pubblico, ma soltanto una diffusa e nervosa avversione della popolazione. I migranti sono stati accolti da alcuni alberghi e strutture sociali. Quelli negli alberghi si trovano sicuramente meglio degli altri. Lo Stato paga per loro 35 euro al giorno, e per diversi alberghi che erano vuoti, ospitarli in fondo è stato anche conveniente.
Ma la stagione balneare si avvicina, e sorgono problemi: ci sono albergatori che non gradiscono la presenza degli stranieri negli esercizi vicini ai loro, sostenendo che i turisti non accetterebbero simili contiguità. Certo, la mentalità non è delle più aperte e la disponibilità ad aiutare chi ha bisogno si ferma ad un certo punto.
Inoltre, alcuni dei migranti arrivati si sarebbero eclissati andando chi sa dove e con chi.
E’ quanto è emerso da un vertice voluto dalla commissione emigrazione della Regione, che ha convocato i prefetti abruzzesi. Il problema esiste e non è leggero o passeggero. Cosa farà la Regione? Come intende affrontarlo? E cosa faranno i prefetti? Quello che Roma ordinerà come è ovvio. Il che, a ben guardare, significa semplicemente: cerchiamo e troviamo soluzioni, altrimenti si finirà con le requisizioni forzose. Il fenomeno migratorio, infatti, per ora perdura e le previsioni non sono sicuramente ottimistiche. Che possa essere bloccato civilmente, o meglio risolto in qualche modo, pare proprio inverosimile. Come avviene per il maltempo, si spera che non piova troppo così i fiumi non esondano e non ci saranno alluvioni… Trasferito il problema, si spera che il maltempo limiti o non consenta partenze di tragiche carrette del mare cariche di disperati che – dicendo la verità – nessuno vuole. L’Italia li soccorre, li salva, li rifocilla, ma poi?


28 Aprile 2015

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.