Sanvitale, lezioni da rileggere


Pescara – (di Domenico Logozzo) – Omaggio a Francesco Sanvitale. Il Maestro. Uno dei primi amici abruzzesi. Se ne è andato troppo presto. Ci ha lasciati a 60 anni. Ha dato tanto. Avrebbe potuto dare tanto altro ancora. Grande cultura, grande umanità, grande senso dell’amicizia. Concretezza e competenza. Idee limpide, pensiero libero. Doti rare. Il ricordo di un grande uomo che ho avuto il privilegio di conoscere e che mi ha onorato della sua bella e sincera e onesta amicizia. Un’amicizia nata nei lontani anni Ottanta, prima attraverso la lettura di una delle sue tante pubblicazioni, poi consolidata dalla conoscenza personale, quando nel 1984 sono stato assunto dalla Rai a Pescara.

L’avevo “incontrato” leggendo in Calabria, e recensendo poi per un quotidiano del Sud, “Le bande musicali in Abruzzo 1783-1984” pubblicato dall’editore Gangemi di Reggio Calabria, per iniziativa dell’Istituto per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno. Scritto con Franco Farias, che come Sanvitale ho conosciuto e apprezzato lavorando per anni assieme nella sede regionale della Rai dell’Abruzzo.

La ricerca sulle bande musicali faceva parte di un progetto di valorizzazione delle grandi risorse del Mezzogiorno dell’Associazione Culturale Jonica, presieduta dal calabrese Sisinio Zito, senatore socialista, Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, dopo essere stato nel 1973 condirettore di « Mondoperaio », la rivista del PSI diretta da Federico Coen. Nel 1979 Zito aveva voluto riconoscere a Ortona, la città di Francesco Paolo Tosti, un ruolo importante.

E lo studioso Sanvitale era stato un fondamentale punto di riferimento. Attiva presenza dell’Ismez, con concerti, mostre e convegni internazionali sulla liuteria. La promozione della musica per la crescita del Sud. L’Abruzzo protagonista. Ricordo a questo proposito la bella esperienza per le scuole della Locride, sul finire degli anni Settanta, con le lezioni ed i concerti dei Solisti Aquilani diretti dal maestro Vittorio Antonellini.

Francesco Sanvitale per la RAI ha curato numerosi programmi, scrivendo testi e sceneggiature per la radio e la televisione. Come responsabile del tg regionale della Rai, più volte ho fatto ricorso alla competenza di Sanvitale per arricchire la qualità dell’informazione regionale. Sempre disponibile. Sempre chiaro nei suoi interventi. Un vero maestro di storia della cultura. I suoi interventi e le sue interviste sui giornali erano da conservare.

Come l’edizione straordinaria del Centro del 17 marzo 2011, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il quotidiano, allora diretto da Roberto Marino, dedicò 8 delle sue 32 pagine al libro di Francesco Sanvitale “Chi in sette ti partìo tradì l’idea di Dio – Pagine sul Risorgimento nel 150° dell’Unità d’Italia”. Molto bella l’intervista realizzata da Paolo Di Vincenzo. Da rileggere. Con attenzione. E’ la storia. E’ l’Abruzzo. Grazie, Maestro Sanvitale!


21 Aprile 2015

Categoria : Attualità
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