Bologna ha ricordato la Brigata Majella


L’Aquila – C’era un bel sole a Bologna, quel 21 aprile 1945. Le vie, le piazze, si riempirono di gente felice, festante: la guerra era finita, i nazifascisti erano in fuga. La Brigata Maiella, le truppe polacche, alleate e i partigiani avevano liberato la citta’. La lunga notte della dittatura fascista era finita. Iniziava, sulle rovine della guerra, la democrazia.
La piazza che allora traboccava di gioia si e’ riempita di nuovo oggi in ricordo di quei giorni per festeggiare il settantesimo anniversario della liberazione di Bologna dal nazifascismo. Per dovere di memoria, ma anche per essere di stimolo ad una democrazia che non deve mai smettere la sua battaglia verso la ricerca della solidarieta’ e della pace.
Tra i primi ad entrare in citta’ – racconta l’AGI – c’erano i ragazzi della Brigata Maiella, formazione partigiana nata quasi due anni prima tra le montagne abruzzesi. E questa mattina alle celebrazioni del 70esimo anniversario c’erano ancora due di quei ragazzi che all’epoca avevano 15 e 19 anni: Ennio Pantaleo di Sulmona e Arnaldo Ettorre dell’Aquila.
Con loro anche il comandante partigiano e presidente dell’Anpi Renato Romagnoli; il presidente dell’Associazione ex militari dei Gruppi di Combattimento dell’Esercito italiano di Liberazione, Franco Finzi; il vice presidente dell’Unione della Comunita’ ebraiche italiane, Roberto Jarach e il Presidente della Fondazione Brigata Maiella Nicola Mattoscio oltre al il figlio del comandante Ettore, l’avvocato Nicola Troilo. La cerimonia, molto toccante nel ricordo di un giorno storico, si e’ svolta in piazza Nettuno nei pressi della sede del Municipio di palazzo D’Accursio, in piazza Maggiore. Nicola Troilo, il padre Ettore fu anche prefetto di Milano subito dopo la guerra, ha ricordato il cammino dei patrioti abruzzesi verso Bologna, cominciando la lotta per la resistenza contro l’invasore nazista in sole 400 persone ed arrivando nel capoluogo emiliano in millecinquecento. Un ricordo colmo di commozione e orgoglio per la fierezza e l’eroismo che distinsero gli uomini della Brigata Maiella. Presenti anche il Comune di Sulmona con il gonfalone e il presidente del Consiglio comunale Franco Casciani con una delegazione provinciale dello Spi Cgil dell’Aquila.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha espresso la gratitudine della citta’ per l’eroico impegno profuso dai patrioti abruzzesi nella Liberazione del capoluogo emiliano e per la rinnovata testimonianza di affetto offerta oggi alla Citta’ di Bologna, commemorando quei giorni e confermando un legame profondo con i valori di liberta’, giustizia e democrazia, per i quali si batterono, arrivando al sacrificio della propria vita, quanti parteciparono alla lotta di Resistenza contro la dittatura fascista e contro l’invasore tedesco. A conclusione della giornata i rappresentanti istituzionali, i patrioti e i delegati dello Spi-Cgil hanno deposto un mazzo di fiori ai piedi del monumento che a Bologna ricorda la lotta ed il sacrificio dei patrioti della Brigata Maiella.


21 Aprile 2015

Categoria : Storia & Cultura
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