Tempo scaduto, atti alle Procure
Barisciano – Scrive Walter Salvatore: “A febbraio 2015, più volte è stata portata all’attenzione pubblica l’inadempienza dell’ufficio sisma di Barisciano che tardava a rispondere alle istanze presentate da una decina di presidenti di consorzio.
Dello stesso periodo il sollecito al Sindaco a firma di tutti i Presidenti che si sono trovati nella condizione di sottoporgli la necessità /volontà di procedere con una sostituzione edilizia.
L’istanza prot. 7675 del 16 ottobre 2014, una tra tutte, era accompagnata da relazioni tecniche che certificavano, in base ai dati aggiornati delle indagini strutturali ripetute a distanza di quattro anni, l’impossibilità di procedere alla riparazione degli immobili perché le cantine/cavità su cui poggia l’aggregato in questione sono interessate da un progressivo stato di collassamento ormai irreversibile.
Da ottobre dell’anno scorso (6 mesi?) si attende, con malriposta pazienza, un riscontro da parte degli uffici preposti che, banalmente, avrebbero dovuto prendere atto della situazione, cogliendo gli estremi per ricondurre l’aggregato nell’alveo delle procedure previste dall’OPCM 3881, oppure verificare o far verificare dai propri tecnici se quanto autocertificato nella richiesta corrispondesse al vero.
Non è materia della soprintendenza, come qualche sagace amministratore ha provato a farci credere per giustificare goffamente l’indeterminatezza dell’ufficio comunale da lui diretto, così come non è competente un sindaco ad esprimere un parere contrario a quello certificato da ingegneri, geologi e strutturisti.
Una situazione di stallo che si protrae ormai da oltre sei mesi durante i quali il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) ha fatto in tempo a festeggiare il Natale, a mascherarsi per carnevale, ad andare in settimana bianca e ad aprire l’uovo di Pasqua.
Ora che la pazienza si è esaurita, il tempo è scaduto e siamo arrivati al capolinea, il nostrano RUP non potrà sorprendersi o rammaricarsi quando nei prossimi giorni sarà formalizzata, presso la Procura della Repubblica, una denuncia collettiva per omissione d’atti ed interruzione di pubblico servizio.
Considerando che l’ingiustificato ritardo ha di fatto impedito, ad alcuni di questi aggregati posizionati in testa nella graduatoria per la ricostruzione, di ottenere tra i primi il contributo spettante ed in prospettiva creare le condizioni affinché i proprietari liberino i MAP loro assegnati, è scontato il ricorso anche alla magistratura ordinaria nonché a quella contabile.
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