Armi e lacrime di coccodrillo
(Immagine: mappa delle rotte del traffico internazionale di armi) – Scrive Franco Taccia: “L’esodo biblico dai paesi africani non è cominciato ieri, anche se così potrebbe sembrare leggendo e sentendo sia le dichiarazioni dei politici italiani, compresi quelli di mezza tacca (la maggior parte) sia quelle dei loro colleghi di altre nazionalità .
La marea di poveracci, di gente che cerca di sfuggire alle guerre, alle carestie e quindi alla fame, alle malattie, alla morte pressochè sicura, trovandone spesso una più atroce in mare aperto, va a cercare aiuto proprio in alcuni dei paesi che da sempre, tappandosi il naso, gli occhi e le orecchie, permettono di accumulare ricchezza a multinazionali e holding varie, avendo come principio ispiratore le regole dettate dalla plutocrazia più spudorata.
L’unico che abbia chiaramente messo il dito nella piaga, e non solo una volta, è Papa Francesco, dicendo chiaro e tondo che chi vende armi si arricchisce senza nessuna remora, per giunta ostentando spudoratamente un finto dolore quando i guasti provocati dalla mancanza della pace tra i popoli si mostrano in tutta la loro crudezza.
I “media” di ogni colore e padrone, si limitano a sbattere in faccia alla gente comune immagini e servizi speciali, mostrando corpi senza vita o divorati dalle malattie.
A nessuno sfugge qualche parola sulle cifre spaventose del traffico di armi e su chi ci campa alla grande.
“…Chi è dietro a tutto questo, chi continua a dare le armi a tutti quelli che sono in conflitto?…”.
Parole del Papa; e la risposta è semplicissima, per quello chi dovrebbe non la fornisce.
Soltanto qualche cifra, tanto per avere una minima idea: nell’ultimo decennio soltanto in medio Oriente sono stati venduti sistemi militari per oltre 51 miliardi di dollari, e le armi arrivano da tutte le parti, dagli USA, dalla Cina, dalla Russia, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Francia, e chiaramente dall’Italia, con cifre da far rabbrividire.
Non serve precisarlo ma gli Stai Uniti sono i maggiori esportatori del pianeta, non solo di Coca Cola ma anche di bombe, aerei e gingillini del genere.
L’IItalia però pur non essendo per ovvie ragioni il maggior esportatore mondiale, ha un primato su tutti gli altri paesi “fornitori”. E’ l’unica nazione che vende armi a tutti, senza preclusione per nessuno, ne per motivi religiosi ne per il colore della pelle. veramente un grandissimo esempio di “apertura” verso l’umanità intera. Chiedete e vi sarà dato, basta che paghiate.
Intanto lacrime di coccodrillo a volontà per l’ennesima strage, che non sarà l’ultima”.
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