Le baruffe tra abruzzesi e diplomatici
L’Aquila – Increscioso episodio tra abruzzesi del Venezuela, come riferisce Gianfranco Di Giacomantonio da Maracaibo. Con un provvedimento disciplinare di esplulsione per 5 mesi nei confronti del Presidente della Federazione delle associazioni Abruzzesi in Venezuela Giovanni Margiotta, si chiude la vicenda che coinvolse oltre al suddetto, un funzionario del Consolato italiano di Maracaibo. Un acceso diverbio, verificatosi all’interno del Centro Italo, nello scorso mese di novembre, aveva rápidamente degenerato. I due , infatti, dimentichi dell’onorabilita’ del luogo degli incarichi ricoperti si abbandovano a un colorato litigio da osteria. Ciò ha costretto la giunta direttiva del Centro Italo di Maraibo, dopo un’attenta valutazione e con i riscontri del caso, a prendere un provvedimento disciplinare esemplare e drástico per una caduta di stile da parte di chi dovrebbe rappresentare autorevolmente la collettivita’ italiana ed abruzzese. Restano, nel frattempo, sempre pendenti i ricorsi al TAR in atto per presunte irregolarita nell’elezione dei rappresentanti del CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo), sono stati aperti rispettivamente da due associazioni abruzzesi e molisane, a dir loro, non coinvolte
nell’agone elettorale. Cosi’ come continuano le polemiche intorno all’elezione del rappresentante giovane, in seno allo stesso CRAM, risultato eletto perche único giovane in tutto il paese ad aver presentato la sua candidatura.
“Ci auguriamo – scrive Di Giacomantonio – che si possa far chiarezza su questi ultimi episodi per riportare serenita’ e pace in
una comunita’ che ha bisogno di rappresentare il meglio della nostra regione nel mondo ma che negli ultimi tempi sta vivendo una fase molto contrastata”. (Nella foto Giovanni Margiotta)
Non c'è ancora nessun commento.