L’Italia e il mondo sconcertati dalla perizia sul palazzo “slegato” e senza un pilastro


L’Aquila – Ha suscitato impressione e attenzione la notizia, anticipata ieri dal quotidiano Il Centro, secondo la quale l’ala nord della casa dello studente ha collassato, con la scossa del 6 aprile, per la mancanza di un pilastro portante. L’incredibile rivelazione deriva dalla perizia di due consulenti, ordinata dalla Procura della Repubblica nella megainchiesta sui crolli e sulle vittime del terremoto. La perizia, consegnata alla Procura dai consulenti Francesco Benedettini e Antonello Salvatori, conferma quanto anticipato nei mesi scorsi sulle responsabilita’ umane nel cedimento dell’edificio dove il 6 aprile sono morti 8 giovani. Nel documento si conferma anche che la scala di emergenza e’ crollata perche’ non era saldamente attaccata alla struttura. Gravissimi errori umani, dunque, secondo i periti, riferiscono tutti i telegiornali nazionali non solo italiani, e i giornali. Naturalmente il documento dei periti dovrà essere valutato e ci saranno sicuramente altri che attesteranno situazioni diverse, nell’interesse della difesa degli indagati. Ma la città è ugualmente stupefatta, perchè un edificio costruito decenni orsono ha potuto per tanto tempo essere utilizzato senza che nessuno si accorgesse dei problemi relativi alla sua struttura.

Quando il palazzo divenne casa dello studente, ci si chiede, nessuno si preoccupò di controllarlo e di scoprire come era stato costruito? Non c’erano documenti, progetti, carte e riscontri, neppure negli uffici preposti al controllo e all’approvazione delle progettazioni? La vicenda appare sconcertante e ciò provoca lo stupore, l’attenzione dei mass media sulla città che giustamente qualcuno ha definito “di cartone”. Se la casa dello studente, struttura destinata ad ospitare decine di giovani, era in quelle condizioni, quali saranno i problemi di altri edifici, magari anche rimasti in piedi, benchè danneggiati?
Ai cittadini appare inammissibile, desolante, che siano stati usati – in una città sismica e dal rischio elevatissimo data la natura del sottosuolo secondo rapporti geologici oscurati e insabbiati, ma non ignoti – edifici risultati poi senza pilastri sufficienti e senza legamenti del tutto scontati per zone sismiche. Si sta scoperchiando una pentola dal contenuto drammatico e allucinante.


06 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati