Nursind su coordinatori ASL
Pescara – Scrive Andrea Liberatore del Nursind: “La storia infinita dei coordinatori ff “illegali” alla ASL di Pescara si è “conclusa” con un presunto caso di conflitto di interessi. Con deliberazione n.91 del 29/01/2015 sono stati indetti avvisi interni per il conferimento di n.8 incarichi di Coordinamento Area Infermieristica e n. 2 incarichi di Coordinamento Area Infermieristica Pediatrica, fin qui tutto regolare. Con le successive deliberazioni è stata disposta l’ammissione dei candidati nonché l’esclusione dei candidati non in possesso dei requisiti richiesti e sono state nominate le
commissioni esaminatrici preposte alle attività di valutazione previste; successivamente le commissioni esaminatrici, espletate le procedure di valutazione dei titoli ed effettuate le prove scritte ed i colloqui previsti per i giorni 26 e 27 marzo 2015, hanno rimesso gli atti e i verbali delle procedure in parola, con i relativi allegati, comprese le graduatorie finali di idoneità e di merito. Tutto sembrerebbe di normale amministrazione, ma a quanto pare così non è stato, in quanto non si capisce il motivo per il quale il responsabile delle professioni sanitarie Dott. Bozzi all’ultimo minuto sia stato rimosso e sostituito come membro della commissione, dal direttore sanitario, mentre sono rimaste in commissione le coordinatrici che hanno valutato ed esaminato i propriinfermieri. Si ricorda che la normativa sui conflitti di interessi è chiara: rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi.
Il sindacato auspicava che le coordinatrici, membri della commissione, palesassero questo “presunto” conflitto di interessi e ricusassero la propria nomina, ma purtroppo così non è stato. Ora alla ASL di Pescara non resta che porre rimedio, in quanto siamo sicuri che in caso contrario ci saranno candidati pronti ad impugnare gli atti del concorso e adire le vie legali, con conseguente sperpero di denaro pubblico.
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