Migranti: in Abruzzo 753, ne arrivano altri
L’Aquila – L’ondata di migranti dall’Africa riguarda da diversi giorni anche l’Abruzzo, come deciso dal Governo. Nella nostra regione vivono finora 753 persone giunte da diversi paesi, e ne sono in arrivo almeno altri 100. Sono ospitati nei centri di accoglienza e assistenza, alcuni in un albergo di Montesilvano, mentre molti temono che possano avvenire requisizioni di appartamenti e immobili della costa. La provincia che ospita più persone è quella teramana, che ne conta circa 300. Se la gente teme ulteriori misure delle autorità , e c’è chi sta occupando in anticipo rispetto alla stagione estiva gli appartamenti al mare o addirittura pensa di renderli inagibili privandoli di corrente , lelettrica o acqua, la politica come sempre dà spettacolo.
Le posizioni assunte sono diametralmente opposte. A sinistra di parla di dovere di ospitalità e accoglienza, a destra -come ha detto la senatrice Chiavaroli – si chiede che i comuni “non siano ulteriormente stressati”. Il sindaco di Chieti Di Primio dice no ai migranti nella sua città . Il sindaco di Montesilvano Maragno chiede al prefetto un incontro, che ci sarà nei prossimi giorni. Movimenti politici di estrema destra affiggono manifesti e annunciano una manifestazione il 25 aprile, con un presidio dimostrativo.
L’Abruzzo ha comunque, finora, offerto la sua collaborazione e lo dimostrano i numeri. E’ perà inutile negare che molti siano preoccupati e allarmati. Normale in una regione con migliaia di appartamenti estivi normalmente vuoti. Il momento è sicuramente molto delicato e occorre mantenere calma e razionalità , ma non si può negare che esistano difficoltà e contrarietà a provvedimenti finora semplicemente ipotizzati. Il territorio terremotato aquilano sarebbe escluso dal dovere di ospitare i migranti, ma niente garantisce che l’esclusione possa essere revocata, se si presenterà la necessità di farlo. Impensabile qualcosa del genere almeno nell’imminenza dell’adunata degli Alpini a metà maggio.
Non c'è ancora nessun commento.