Anno Santo, percorsi su cammino Tommaso
Ortona – In vista dell’Anno Santo proclamato da papa Francesco, dal prossimo dicembre, prendono il via in Abruzzo le azioni di promozione volute da “Culto e cultura in Abruzzo”, l’associazione temporanea di scopo tra enti locali che cura il Cammino dell’Apostolo Tommaso (le spoglie sono custodite dal 1258 nella Cattedrale di Ortona), un itinerario religioso culturale di circa 450 chilometri.
Sono stati organizzati sei cammini, per le prossime settimane, a partire da domenica, 19 aprile, pensati per far conoscere a pellegrini e camminatori il patrimonio religioso culturale regionale e contribuire allo sviluppo e alla promozione del Cammino dell’Apostolo Tommaso. Le sei giornate vedono insieme Comuni, associazioni di volontariato, organizzazioni attive sul territorio, che accoglieranno i visitatori per far conoscere le bellezze dell’ Abruzzo, i prodotti tipici, la valenza del Cammino. Il primo appuntamento, quello delle 19 aprile, riguarda il tratto che unisce Sulmona, Pratola Peligna e Rocca Casale, per un totale di 15 chilometri da attraversare nel cuore della Valle Peligna, ed e’ focalizzato sulla figura di papa Celestino V, con gli eremi, le abbazie, il grande patrimonio di spiritualita’ che si incrocia con la natura. La partenza e’ alle 8.30 alla cattedrale di San Panfilo, a Sulmona, e il percorso puo’ essere seguito a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Saranno a disposizione degli addetti qualificati per informazioni turistiche e paesaggistiche e sul patrimonio religioso, artistico e archeologico della zona. Gli altri appuntamenti gia’ in programma sono quelli del 26 aprile sul tratto Guardiagrele Orsogna Lanciano, il 2 maggio Manoppello Roccamontepiano Bucchianico Vacri, il 31 maggio Lanciano Ortona, il 13 giugno Monteodorisio Casalbordino e il 27 giugno Villa Santa Maria Tornareccio. “E’ importante, ha detto Enzo Giammarino, coordinatore tecnico Ats Culto e cultura in Abruzzo, fare promozione per gli abruzzesi considerato che fino ad ora ci siamo preoccupati di far conoscere i nostri tesori all’estero, riuscendoci peraltro benissimo”.
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